I recenti scandali in Vaticano continuano a tenere sotto pressione Papa Francesco.

Dopo le accuse per pedofilia che hanno portato al congelamento del cardinale George Pell dalla nomina a prefetto della Segreteria per l’economia ed al licenziamento del cardinale Gerhard Ludwig Muller dalla conduzione della Congregazione per la dottrina della fede, resta da risolvere un altro caso: il festino gay condito di droga avvenuto nell’abitazione in Vaticano di mons. Luigi Capozzi.

Il monsignore, salernitano 50enne ordinato sacerdote nel 1992, ricopre il ruolo di addetto di segreteria di 2° classe: è il segretario del cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi.

 

Scena imbarazzante in Vaticano

La Gendarmeria Vaticana entrando nell’abitazione del monsignore (nel Palazzo dell’ex Sant’Uffizio) è stata testimone di una scena a dir poco imbarazzante a conferma dei rumor e delle proteste dei cardinali suoi vicini di ‘edificio’.

Le voci confermate segnalavano un anomalo via vai serale di gente dall’entrata principale del Palazzo dell’ex Sant’Uffizio: davanti a questa entrata non è presente alcun posto di blocco (Guardie Svizzere o Gendarmeria Vaticana) a differenza degli altri accessi della Città leonina attorno alla Basilica di San Pietro.

Dopo lo scandalo, mons. Capozzi è stato ricoverato alla clinica romana Pio XI dopodiché si è ritirato per un certo tempo in un monastero. Oggi, si trova al Policlinico Gemelli di Roma.

 

Bergoglio vuole massima chiarezza

Se da una parte, Bergoglio desidera che venga fatta la massima chiarezza sul caso di monsignor Capozzi, proposto come vescovo, dall’altra, non sono pochi coloro che in Vaticano attendono fiduciosi che Papa Francesco mandi in pensione il cardinale Coccopalmerio, 79enne alla guida del Pontificio Consiglio per i testi legislativi da poco più di 10 anni e che, già da 4 anni, secondo tradizione vaticana avrebbe dovuto congedarsi.

Nato a San Giuliano Milanese, nel 1962 Coccopalmerio è stato ordinato presbitero nel Basilica di Sant’Ambrogio a Milano da Giovanni Battista Montini, cardinale arcivescovo che l’anno dopo sarebbe diventato Papa Paolo VI.

 

Cardinale Coccopalmerio in carica fino a 80 anni

La sua carriera avanza con la nomina a pro-vicario generale dell’arcidiocesi ambrosiana (1985), presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo (1988), vescovo ausiliare di Milano (1993).

Sarà Benedetto XVI a nominarlo, nel 2007, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi ricevendo poi, nel 2012, la berretta rossa da Ratzinger che gli consentirà di far parte del Collegio cardinalizio.   

Il cardinale Coccopalmerio non dà segni di voler mollare il suo incarico né di andare in pensione: da quanto trapela nei sacri palazzi, intende restare in carica almeno fino all’età di 80 anni.

E’ questa l’età massima per i porporati, secondo il Codice di diritto canonico: ad 80 anni cessano completamente gli incarichi all’interno della Curia romana e cessa anche il diritto di eleggere in conclave il Papa.  

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