Unghie a cosa servono e come sono fatte

Grazie ad una buona manicure, le unghie di una donna possono davvero diventare delle piccole opere d’arte. Infatti oltre a dipingerle con colori sgargianti, sulle unghie si possono realizzare anche dei disegnini in miniatura davvero molto carini di sfoggiare.

Ma sapete a cosa servono le unghie e di che sostanza sono fatte? Le unghie principalmente servono a facilitare la presa, contribuiscono alla stabilità delle dita, ed evitano che le loro estremità si usurino troppo entrando in contatto con il terreno.

Le nostre unghie sono fatte principalmente di cheratina; sostanza che si trova anche nella pelle e nei capelli. Essa svolge un ruolo importante nella salute delle nostre unghie, poiché le protegge rendendole forti e resistenti.

Ovviamente le unghie non sono formate solo da cheratina, ma anche da altri componenti come zolfo, sodio, potassio, magnesio, ferro, lipidi e calcio; anche se quest’ultimo solo in minima parte.

Ma cerchiamo di capire meglio com’è fatta la struttura delle nostre unghie. Questa è formata per prima cosa dalla lamina ungueale, cioè la parte visibile agli occhi. La pelle che sta attorno viene chiamata invece piega delle unghie; mentre quella che sta sotto di esse è detta letto ungueale.
La cuticola invece è il tessuto che copre la parte inferiore dell’unghia, e serve a proteggere la cheratina appena formata, mentre l’unghia cresce.

 Cambiamenti e decolorazione in qualsiasi parte delle unghie possono indicare che qualcosa non va non solo per quanto riguarda la loro salute, ma anche quella generale dell’organismo. Ad esempio, se notiamo che le unghie crescono lentamente, questo potrebbe indicare un problema di salute che coinvolge molto più della semplice punta delle dita.

In media, le unghie crescono ad una velocità di circa 2 o 3 millimetri al mese. Pertanto occorrono da quattro a sei mesi affinché un’unghia si rigeneri completamente. È interessante notare che le unghie della mano che viene utilizzata più spesso, crescono un po’ più velocemente delle unghie della vostra mano non dominante.

Cosa significa unghie gialle

Come già accennato pocanzi, le unghie possono dirci molto sulla salute generale del nostro corpo. Le unghie gialle spesso sono sintomo di qualcosa di importante che sta accadendo al nostro organismo, e che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. Quando le unghie si ingialliscono, può essere segnale di qualche disturbo al fegato, alla cistifellea o al sistema respiratorio.

Nel caso del fegato, l’ingiallimento delle unghie può essere dovuto ad un episodio di itterizia. Ecco perché se notate che le vostre unghie si ingialliscono è necessario effettuare subito una visita dal medico.

Se invece il problema delle unghie gialle è legato al sistema respiratorio, allora noterete anche altri sintomi oltre a questo, come per esempio tosse, catarro, asma e difficoltà a respirare.  Anche in questo caso è importantissimo fare subito una visita dal medico.

Una volta individuata la causa dell’ingiallimento delle unghie, potrete velocizzarne il processo di guarigione e riavere quindi un colore sano e naturale.

Ma le cause delle unghie gialle, non sono riconducibili solamente ad un problema fisico. Ci sono infatti altri fattori. Vediamone qualcuno.

Il fumo

Il fumo delle sigarette è la causa più frequente di ingiallimento delle unghie. Infatti la stragrande maggioranza dei fumatori si ritrova a fare i conti con questo inestetismo, perché è proprio la nicotina che fa ingiallire le unghie. Affinché le unghie tornino al loro colorito naturale, l’unica soluzione possibile è quella di smettere di fumare; cosa che non farà bene solo alle vostre unghie ma a tutto il corpo, soprattutto ai polmoni e al cuore.

Uso eccessivo dello smalto

Anche utilizzare troppo lo smalto può provocare la nascita di macchie giallastre sulle unghie. Bisogna fare quindi particolare attenzione, e vi consigliamo di applicare uno strato di smalto trasparente prima di quello colorato. In questo modo quello trasparente, fungerà da barriera.

Rimedi

 Se soffrite di unghie gialle, ci sono alcuni rimedi che potrete utilizzare per sbiancarle. Provate ad esempio ad utilizzare il succo di limone che è uno dei modi più efficaci per schiarire le unghie.

Vi basterà immergere le mani in una ciotola d’acqua e limone e lasciarle in ammollo per qualche minuto. Un altro metodo casalingo che potete provare è quello dell’acqua ossigenata e bicarbonato di sodio. Combinate assieme questi due elementi, ed otterrete un composto da spalmare direttamente sulle unghie per alcuni minuti, e dopo averlo rimosso vi consigliamo anche di applicare una crema idratante.

Anche l’aloe vera e gli oli essenziali sono strumenti preziosi per combattere il giallo delle unghie. Queste sostanze sono particolarmente consigliate soprattutto se l’ingiallimento è dovuto a onicomicosi.

Per prevenire la comparsa delle unghie gialle, inoltre dovrete tenere le unghie di mani e piedi sempre corte e ben pulite. In questo modo eviterete qualsiasi tipo di infezione.

Per quanto riguarda le calzature, esse devono essere cambiate quotidianamente e lo stesso vale per i calzini. Bisogna indossarne sempre di puliti e liberi da batteri. Anche l’alimentazione aiuta notevolmente a prevenire l’ingiallimento delle unghie, quindi a tavola non devono mancare mai frutta, verdura e cibi ricchi di sali minerali e vitamine.

Cosa significa unghie onicofagiche

Con il termine onicofagia, si intende quel fastidioso vizietto di mangiucchiarsi le unghieMa questo più che un vizio è un vero e proprio disturbo comportamentale, che colpisce sia uomini che donne.

Le persone affette da questo disturbo, non resistono proprio alla tentazione di mangiarsi le unghie.  Ma quest’azione però può portare a delle gravi conseguenze sulla pelle intorno ad esse; in questo caso si parlerà quindi di onicofagia grave”

 Ma come si cura l’onicofagia? Il modo più diffuso che però possono utilizzare solo le donne è quello di mettere lo smalto. Il sapore amaro di quest’ultimo infatti vi farà desistere dal mangiarvi le unghie. Anche il pepe è utilizzato per questo scopo.

Questi però sono metodi abbastanza inutili perché la maggior parte delle persone continua a mangiarsi le unghie in modo automatico, cioè senza rendersene conto. Allora cosa fare per combattere questo disturbo? Un buon metodo è la ricostruzione delle unghie. 

Ricostruzione delle unghie

La ricostruzione delle unghie è un sistema molto più efficace del precedente, e viene utilizzato ormai da qualche anno. Esso, infatti è utile non solo al livello estetico, ma anche come terapia per smettere di mangiucchiarsi le unghie.

Se si utilizza il gel per unghie da ricostruzione, andando avanti nel tempo i miglioramenti delle unghie saranno sempre più evidenti; sia in lunghezza che per colore e forma.

Il metodo utilizzato per realizzare una ricostruzione in gel su una persona onicofagica si chiama metodo ponte. Ecco il procedimento.

Per prima cosa se è possibile nei giorni precedenti la ricostruzione ci si dovrebbe sottoporre ad un’accurata manicure. Questo perché le cuticole delle persone che soffrono di questo disturbo, sono molto più spesse ed invadono gran parte dell’unghia facendola sembrare ancora più corta.

Un paio di giorni dopo la manicure, è possibile procedere con la ricostruzione. Vediamo quali sono i passaggi. 

Ricostruzione unghie passaggi

Il primo passo è spingere indietro le cuticole, e se qualcuna rimane si va a togliere con la lima o con la fresa. È importante  poi opacizzare bene l’unghia con una lima 180, senza però fare troppa pressione su di essa per non danneggiarla. Vi consigliamo anche di usare un deidratante per sgrassare al meglio l’unghia, e poi lasciatela asciugare all’aria.

Il secondo passaggio consiste nel passare un primer per unghie, e dopo che quest’ultimo si sarà asciugato bisognerà stendere anche un primer non acido che migliora l’aderenza.

Fate asciugare il tutto per un paio di minuti, e poi passate una base di smalto naturale e lasciate catalizzare per 30 secondi.

A questo punto prendere un po’ di gel costruttore e passartelo dal bordo libero dell’unghia, fino ad una piccola porzione di pelle. Fate catalizzare per un minuto.

Con uno spingi- cuticole, poi andate a rialzare leggermente il gel dalla pelle, in modo tale da avere un’unghia finta, sulla quale poter attaccare la cartina.

Una volta che avrete staccato questa piccola parte di gel, passate all’inserimento della cartina. Grazie a questo ponte che avete realizzato, questa operazione risulterà davvero molto più facile da effettuare.

Create adesso un altro eventuale allungamento sulla cartina; però stavolta più piccolo perché la persona non sarà abituata ad avere delle unghie che sporgono dal polpastrello.

Fatto ciò, andate a realizzare una bombatura poggiando una pallina di gel al centro dell’unghia, e andate poi a lavorarla sui bordi. Potatela verso i lati dell’unghia e in punta, e poi fate catalizzare per 30 secondi. A questo punto, per avere una migliore curva a C che nelle persone che soffrono di onicofagia è praticamente inesistente, pinzate i lati.

Lasciate catalizzare per 2 minuti, e poi sgrassate e limate dando all’unghia la forma che più desiderate. Passate quindi ad eventuali decorazioni o gel coloranti. Sigillate ora con un sigillante con dispersione, e il lavoro è terminato. 

Primer unghie cosa serve

Nel paragrafo precedente, abbiamo accennato all’utilizzo del primer per la ricostruzione delle unghie. Ma a cosa serve questo prodotto? Serve proprio a preparare la superficie delle nostre unghie all’applicazione di gel o prodotti acrilici.

Esso ha anche il compito di deidratare la superficie delle unghie sgrassandola ed eliminando l’acqua in essa contenuta, e al tempo stesso va a sollevare le lamelle di cheratina.  In questo modo dopo averlo applicato, la superficie ungueale sarà pronta ad assorbire perfettamente sia il gel che l’acrilico, che aderiranno perfettamente alle nostre unghie.

Il primer unghie ha l’aspetto di un liquido trasparente, e a volte un odore pungente e caratteristico. Nel corso degli anni però questo prodotto ha subito un’importante evoluzione.

I primi primer unghie erano infatti caratterizzati da una formulazione particolarmente acida e da un odore forte e persistente. Adesso invece in commercio troviamo prodotti più delicati, privi di acidi troppo aggressivi, e un’emanazione meno intensa.   

Ma su quali tipologie di unghie va applicato il primer? L’applicazione di questo prodotto è consigliata in particolar modo a che ha le unghie naturalmente grasse, essendo questa infatti una caratteristica che può compromettere la durata della manicure. L’utilizzo del primer poi è fondamentale anche per chi, magari per motivi professionali, rimane molto tempo con le mani a contatto con l’acqua.

Il primer unghie va applicato utilizzando un pennellino piccolo e sottile, che spesso viene fornito in dotazione all’interno della confezione del primer. Stendetene uno strato uniforme e non troppo abbondante, solo sulla superficie dell’unghia.

Fate attenzione quindi a non toccare né le cuticole, né la pelle attorno all’unghia perché queste parti potrebbero venire danneggiate dal primer. 

Quando applicate questo prodotto, vi consigliamo di usare una mascherina, e dopo lasciatelo agire per un paio di minuti. Quando le unghie diventeranno di un colore bianco gesso opaco, vorrà dire che il prodotto è evaporato e che le unghie sono pronte ai successivi trattamenti.

Chi cura micosi unghie

La micosi delle unghie, è un fungo che colpisce molte persone senza differenze di sesso o di età, e non va assolutamente trascurata.

Visto che questa patologia si trasmette attraverso il contatto, oltre ad una buona cura, è necessaria un’attenzione particolare all’igiene. In questo modo eviterete di trasmettere il fungo alle persone che stanno a stretto contatto con voi.

La micosi è degenerativa, e diventa davvero fastidiosa quando si va ad insinuare sotto le unghie. In questo caso infatti aumenterà la sensazione di dolore e anche l’estetica dell’unghia peggiorerà notevolmente. Il medico specializzato nella diagnosi e nella cura delle micosi è il dermatologo; quindi rivolgetevi a lui nel caso doveste contrarre questo tipo di fungo.

Dopo un’attenta valutazione medica, il dermatologo vi saprà indicare la migliore cura per risolvere il problema. In commercio ci sono varie soluzioni come una terapia a base di farmaci topici da assumere per via orale, o l’applicazione di creme, smalti ed altri prodotti antimicotici direttamente sull’unghia.

Dopo il trattamento saranno necessarie però delle precauzioni. Per esempio dovrete indossare scarpe e calze che favoriscano l’areazione dei piedi. Le unghie infette poi dovrebbero essere tagliate con una forbice delicata, al fine di evitare che altre unghie sane vengano contagiate dalla micosi.

Chi toglie unghie incarnite

Le unghie incarnite sono un problema diffuso sia negli uomini donne, e solitamente la fascia d’età più colpita è quella degli adolescenti o degli anziani; mentre il dito più soggetto a questo disturbo è l’alluce.

I sintomi dell’unghia incarnita, possono variare in base alla gravità del problema e si dividono in 3 tipi:

Sintomi lievi. I sintomi lievi sono caratterizzati da infiammazione o da gonfiore della pelle con dolore. Vi può essere anche un edema, ovvero un accumulo di liquido nella zona circostante la punta del dito.

Sintomi moderati. Questi sono sintomi che includono una maggiore infiammazione della punta del dito, con pus di colore bianco o giallo che si forma nella zona dell’unghia incarnita. Può presentarsi anche una lieve emorragia nella zona colpita.

Sintomi gravi. I sintomi gravi sono caratterizzati da un dolore acuto, seguito da una notevole infiammazione. Può formarsi un eccesso di pelle attorno alla punta del dito interessato (ipertrofia) oppure anche una grave infezione.

Qualsiasi sia il livello dei vostri sintomi vi consigliamo vivamente di farvi visitare da un medico o da un podologo, che vi consiglierà la cura migliore per risolvere il problema.

 

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