Il tumore ai polmoni è uno dei più mortali al mondo, lo dicono le statistiche che lo collocano in questa triste classifica molto davanti a quelli del seno e del pancreas. Una ricerca scientifica però sottolinea come si possa prevenire e si aprono nuove prospettive nelle cure; il merito è di una pianta che anche in Italia conosciamo benissimo: il peperoncino.

Peperoncino combatte le metastasi

L’ultima conferma arriva da uno studio portato avanti dai ricercatori della Marshall University Joan C. Edwards School of Medicine, istituto americano che si occupa di questi temi, e presentato di recente al congresso annuale dell‘American Society for Investigative Pathology. Secondo la ricerca la capsaicina, cioé l’alcaloide tipico del peperoncino e che gli dà quel sapore piccante, potrebbe diventare il migliore alleato contro le metastasi.
Nella medicina moderna in effetti la capsaicina viene già utilizzata per attenuare i dolori provocati dalle artriti, dai reumatismi e dalle nevralgie, in pratica come antiinfiammatorio. Questo però sarebbe un passo ulteriore, una svolta importante nella ricerca contro i tumori.
Come ha dimostrato la ricerca dell’università americana infatti il peperoncino potrebbe rallentare la diffusione del tumore al polmone, soprattutto le metastasi che provoca e colpiscono in genere ossa, cervello e fegato dando poche speranze a chi si ammala.
Gli studiosi hanno messo sotto esame tre linee di cellule umane con una coltura di tumore al polmone osservando come la capsaicina fosse in grado di arrestare il primo passo del processo che provoca le metastasi. Inoltre nei topi ai quali era stato diagnosticato il tumore metastico che consumavano la capsaicina cresceva un’area di cellule tumorali metastiche più piccola rispetto agli stessi animali che non avevano ricevuto un trattamento a base di peperoncino.
Il risultato della ricerca dimostra che il peperoncino cancella le metastasi del tumore al polmone annullando l’effetto della proteina Src, quella che invece normalmente contribuisce alla crescita del cancro ai polmoni e alla sua diffusione anche nel resto del corpo.

Ricerca scientifica: peperoncino contro il tumore

Un primo passo importante anche se non decisivo nella ricerca. Infatti come sottolineano per primi i ricercatori che hanno portato avanti questo studio, la capsaicina comporta anche una serie di effetti collaterali, a cominciare da una fastidiosa irritazione gastrointestinale, crampi allo stomaco e una forte sensazione di bruciore.
Così gli scienziati stanno studiando per arrivare ad un elemento simile alla capsaicina con le stesse proprietà anti-tumorali ma che non dia gli stessi disturbi. In ogni caso, l’uso del peperoncino in cucina è consigliato, anche a quelli che non lo amano molto, ma non è sufficiente mangiare piccante per essere immuni dal tumore e questo è bene sottolinearlo sempre.

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