Tatuaggi in gravidanza

Quando si è in dolce attesa aumentano le preoccupazioni e i dubbi su ciò che si può fare e su cosa sarebbe meglio evitare. Uno di questi dilemmi riguarda i tatuaggi. Si possono fare durante la gravidanza o sarebbe meglio aspettare? La risposta è molto chiara: è sconsigliato fare tattoo mentre si è in stato interessante.

I motivi sono molteplici.

Tatuaggi in gravidanza: perché no?

Il primo motivo è legato all’igiene. Anche se recandosi in un centro professionale i rischi si riducono notevolmente, c’è sempre la possibilità di contrarre infezioni per via dell’utilizzo di strumenti non sterili e non disinfettati a dovere. Tali infezioni, se contratte, possono precludere il regolare svolgimento della gravidanza e avere ripercussioni più o meno gravi sul nascituro e sulla futura mamma.

Il secondo motivo riguarda gli inchiostri impiegati nella realizzazione del tatuaggio. Essendo inchiostri non vegetali, contengono agenti chimici, i quali potrebbero compromettere lo sviluppo del feto sopratutto durante le prime 12 settimane.

Inoltre, tali inchiostri potrebbero provocare reazioni allergiche e infiammazioni, con la conseguente necessità di assumere antibiotici, antistaminici o cortisonici, e sappiamo bene che durante la gravidanza sono ammessi solo alcuni medicinali. Meno farmaci si prendono, meglio è.

Visti tali rischi, si consiglia di attendere. Attenzione, però, l’attesa non riguarda solo la gravidanza. Anche il latte materno può diventare veicolo di infezioni e malattie gravi, pertanto è opportuno che finisca anche il periodo dell’allattamento.

tatuaggi e gravidanza

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