Fare sport fin dai primi anni di vita è di fondamentale importanza per combattere alcuni disturbi e garantire il benessere psicofisico del bambino.

L’attività sportiva svolta già nel corso dell’infanzia lascia un’impronta benefica ben visibile col passare degli anni, infatti, come speigato dall’American Academy of Pediatrics, fare 30-60 minuti di attività fisica al giorno aiuta a prevenire l’obesità, contribuisce a ridurre la massa grassa e ad aumentare quella magra, a sviluppare un corretto sviluppo osseo e a migliorare la sensibilità all’insulina. A ciò si aggiungono i benefici psicologici.

Ma non tutti gli sport sono adatti ai primi anni di vita. La scelta di quello giusto riveste quindi un ruolo decisivo per poter godere appieno dell’apporto benefico dell’attività fisica.

Tale scelta dovrebbe essere il risultato di un giusto compromesso tra le esigenze fisiologiche del bambino, le sue inclinazioni e le esigenze dei genitori. Facile a dirsi ma un po’ più complesso a farsi. Quali sono i criteri da seguire per non sbagliare?

Dall’età di 6 anni, ma in realtà anche prima, già dai 3-4 anni, il bambino può iniziare a praticare il nuoto. L’acqua toglie l’effetto peso e quindi non ci sono carichi sull’apparato locomotore, prevenendo così il rischio di traumi. Aiuta inoltre la coordinazione e rafforza l’autostima del piccolo.

Consigliato anche il ciclismo: migliora l’equilibrio, la capacità di risolvere situazioni nuove, insegna ad affrontare i problemi e a rispettare le regole della strada, stimola l’autostima. Come attività ludica può essere praticata dai 4 anni, l’agonistica dai 12.

A partire dai 5 anni può essere praticato anche il pattinaggio (a livello agonistico dai 7), importante per migliorare l’equilibrio e le capacità coordinative.

Bene anche l’atletica leggera, purché sia sotto forma di gioco, infatti, il fisico del bambino non è ancora in grado di sopportare carichi e sforzi prolungati. L’atletica vera e propria può essere praticata solo una volta entrati nell’età adolescenziale.

I bambini tra i 6 e i 9 anni possono iniziare a praticare sport di gruppo, ma con poche e semplici regole, e incentrati sul divertimento piuttosto che sulla competizione. Sono infatti ancora troppo piccoli per capire e attenersi a regole complesse. Si consiglia quindi il minicalcio, il minibasket, minivolley, importanti anche per lo sviluppo dello spirito di squadra

Bambini e sport: quale scegliere

Ai bambini di 6 anni piace spesso muoversi e divertirsi attraverso l’attività fisica. Ecco alcuni sport che possono essere adatti a bambini di questa età:

  1. Calcio: Il calcio è un ottimo sport per i bambini. Aiuta a sviluppare l’agilità, la coordinazione e a promuovere il lavoro di squadra.
  2. Ginnastica artistica: La ginnastica è fantastica per migliorare la forza, la flessibilità e la coordinazione.
  3. Nuoto: Il nuoto è un’attività fisica completa che coinvolge molti muscoli ed è anche una competenza vitale da imparare per la sicurezza personale.
  4. Atletica leggera: Corsa, salto in lungo, lancio del vortex sono attività che aiutano i bambini a migliorare la resistenza e a sviluppare abilità motorie di base.
  5. Pallavolo o pallacanestro: Questi sport di squadra possono essere adattati ai bambini per migliorare le abilità motorie e sociali.
  6. Danza o balletto: L’apprendimento della danza aiuta i bambini a sviluppare la coordinazione, la musicalità e la disciplina.
  7. Karate o judo: Le arti marziali possono essere adatte per insegnare disciplina, autodifesa e controllo del corpo.

L’obiettivo principale è trovare uno sport che il bambino trovi divertente e stimolante. È importante anche garantire che l’attività fisica sia adatta all’età e che venga praticata in modo sicuro sotto la supervisione di istruttori esperti.

Inoltre, incoraggia sempre il tuo bambino a sperimentare diverse attività e a seguire i propri interessi. Il coinvolgimento in uno sport può portare molti benefici, inclusi l’apprendimento delle regole, la gestione dello stress, il lavoro di squadra e la costruzione della fiducia in sé stessi.

Consigli in caso di Bambino Pigro

Se un bambino mostra poca motivazione o interesse nell’attività fisica, è importante trovare modi divertenti e stimolanti per incoraggiarlo a muoversi. Ecco alcune strategie:

  1. Scelta delle attività: Cerca di capire quali attività interessano al bambino. Potrebbe essere attratto da sport più ludici come il calcetto, giochi all’aperto o attività come la danza o le arti marziali.
  2. Coinvolgimento familiare: Partecipare insieme a un’attività fisica può incoraggiare il bambino. Organizza giochi o passeggiate in famiglia per rendere l’attività più divertente.
  3. Ambiente stimolante: Creare un ambiente favorevole può aiutare. Parchi giochi, corsi con altri bambini o amici, o addirittura giocare all’aria aperta possono rendere l’attività fisica più accattivante.
  4. Modello di comportamento: Essere un modello positivo è essenziale. Se il bambino vede gli adulti impegnati nell’attività fisica, è più probabile che sia incoraggiato a fare altrettanto.
  5. Rendere l’attività un gioco: Trasformare l’esercizio in un gioco può renderlo più coinvolgente. Ad esempio, creare percorsi da seguire, sfide divertenti o coinvolgere la fantasia può rendere l’attività fisica più divertente.
  6. Ricompense e incoraggiamenti: Usare rinforzi positivi come elogi, premi o piccole ricompense può aiutare a motivare il bambino a partecipare alle attività fisiche.

Ricorda che ogni bambino è diverso e può richiedere approcci differenti. È importante incoraggiare l’attività fisica senza mettere troppa pressione sul bambino. L’obiettivo è rendere l’esercizio divertente e un’abitudine positiva che il bambino può apprezzare e mantenere nel tempo.

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