Sogni premonitori: sì o no?

Avete sognato di non passare l’esame e si è avverato? Nel sogno avevate trovato la casa perfetta e dopo un po’ di tempo avete traslocato in un bellissimo appartamento? Quando ci troviamo di fronte a simili avvenimenti, pensiamo subito ai sogni premonitori, e l’angoscia ci divora. Ma esistono davvero i sogni premonitori? Dobbiamo crederci? Ci sono opinioni contrastanti in merito.

Sogni premonitori? No, solo coincidenze

La spiegazione razionale individua in questi avvenimenti pure coincidenze, dirette conseguenze della nostra quotidianità. Durante le giornate, il nostro cervello incamera una serie infinita di informazioni e dettagli, tutto ciò che viviamo, proviamo e pensiamo. Questi dati vengono poi elaborati nella fase del sonno, finendo per creare situazioni che potremmo ritrovarci a vivere in un futuro più o meno prossimo.

Più che di premonizione, quindi, sarebbe meglio parlare di “spiccata sensibilità” del nostro cervello, che si rivela in grado di portare alla luce dettagli a cui noi stessi non avevamo prestato particolare attenzione. Tali sogni, infatti, potrebbero essere proiezioni di paure e desideri inconsapevoli. Poi, a farli diventare realtà ci pensa il caso.

Sogni premonitori: sì, esistono

Secondo un’altra scuola di pensiero, invece, i sogni premonitori esistono. C’è chi li interpreta come dei segnali divini e chi li riconduce a poteri soprannaturali. “I sogni premonitori sono tutt’altro che rari – afferma Mark Blagrove, ricercatore presso l’Università di Swansea, membro del Journal of Sleep Research e coordinatore di un laboratorio del sonno – Spesso e volentieri, durante le nostre ore di sonno, finiamo con il sognare cose che puntualmente finiscono per realizzarsi nella nostra vita reale.” A sostegno di questa teoria ci sarebbero le statistiche: il 52% delle persone intervistate ha dichiarato di avere avuto sogni premonitori che si sono realizzati.

sogni premonitori.

SUPERARE LA DEPRESSIONE

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