Sito contro la prostituzione

Bellissime, sexy, provocanti ma… Morte! È il macabro scenario che si trova davanti agli occhi chi entra sul sito francese girlsofparadise.sex. Non uno scherzo di cattivo gusto ma un modo alquanto crudo per sensibilizzare sugli assassini delle escort.

Il sito, online dal marzo scorso, è stato creato dall’associazione per l’abolizione della prostituzione Mouvement du Nid.

Tutto appare normale. Le escort si presentano con brevi frasi: “Sono una viziosa, amo la seduzione ed i giochi erotici“, scrive una ragazza di trent’anni, “Non resterete delusi“, sottolinea un’altra. I potenziali clienti, totalmente ignari dell’inganno, credono di poter scegliere chi incontrare sfogliando il “catalogo”, ma nel momento in cui cliccano nella finestra di live-chat per parlare con la donna desiderata, ecco apparire sullo schermo visi massacrati di botte, volti privi di vita, accompagnati da messaggi sulle storie di queste donne. I clienti non sanno che tutte le ragazze presenti sul sito sono morte o gravemente ferite.

“Monica è stata trovata morta, nuda, in un canale. Quando sei cliente di una prostituta sei complice della violenza che lei subisce”, oppure “Ines è stata buttata già da un ponte dal suo protettore. È sopravvissuta ma non camminerà mai più.”

Le storie sono tante, tutte con un epilogo tragico, nessuna inventata. “È un modo per mostrare cosa c’è dietro la prostituzione, smentendo l’immagine patinata che a volte ha su internet”, ha spiegato Claire Quidet a Le Figaro.

Non tutti si fermano davanti a quelle foto. Non sempre sangue, lividi e la morte sono sufficienti. C’è anche chi, dopo aver appreso che la escort scelta era deceduta, ha insistito chiedendone un’altra.

“Certo, restavano basiti quando scoprivano che Monica o Luz Maria erano state uccise, ma dopo un primo attimo di choc ritornavano al loro obiettivo di partenza.” E, come hanno sottolineato gli attivisti, non si tratta di casi sporadici.

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