Silvana Pampanini carriera e amori

Silvana Pampanini, icona di bellezza e sensualità negli anni ’50, è morta ieri, 6 gennaio, a Roma all’età di 90, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli, in cui due mesi fa era stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico addominale. L’iniziale ripresa è stata interrotta da una serie di complicazioni che l’hanno portata al decesso. I funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio, alle ore 11, presso la Parrocchia Santa Croce.

Silvana Pampanini vita privata e carriera

Nata a Roma nel 1925, si è diplomata all’istituto magistrale e al conservatorio musicale di Santa Cecilia. All’età di 21 anni, a sua totale insaputa, viene iscritta dalla maestra di canto all’edizione di Miss Italia del 1946. La fascia della più bella andò a Rossana Martini ma le proteste del pubblico portarono la giuria a trasformare il primo posto della Martini in un ex aequo con la Pampanini.

Il concorso di bellezza è stato il suo trampolino di lancio. La carriera della Pampanini inizia nel mondo della musica, interpretando pellicole musicali. È proprio cantando che vede crescere la sua popolarità, finendo sui settimanali illustrati e i cinegiornali vendutissimi all’epoca.

Il debutto nel cinema avviene nel 1947 col lungometraggio “Il segreto di Don Giovanni” di Camillo Mastrocinque. La carriera di attrice si mischia a quella di cantante: dal 1947 al 1957 registra dei dischi interpretando brani incisi su 78 e 45 giri.

Non solo talento artistico ma anche fascino: in quegli anni la Pampanini rappresenta la bellezza italica nel mondo, accanto a Lucia Bosè e Silvana Mangano.

Le proposte lavorative fioccano. Tutti la vogliono. Sono numerose le pellicole cinematografiche a cui prende parte: “47 morto che parla” (di Carlo Ludovico Bragaglia, 1950), “Bellezze in bicicletta” (di Carlo Campogalliani, 1951), “Processo alla città” (di Luigi Zampa, 1952), “Un marito per Anna Zaccheo” (di Giuseppe De Santis, 1953), “Racconti romani” (di Gianni Franciolini, 1955).

Nel 1958 diventa regista e realizza un cortometraggio dedicato alla sua grande passione per la musica, “Melodie a Sant’Agata”, un omaggio a Giuseppe Verdi.

Silvana Pampanini vita privata

Al suo nome sono stato attribuiti vari flirt, tra cui quelli con principi e re, come quello afgano Ahmad Shah Khan a Faruq I d’Egitto. Poi Tyrone Power, Omar Sharif e Orson Welle… Pare che persino Totò perse la testa per lei.

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