Il silenzio è fondamentale per il nostro cervello. Questo è quanto sostenuto dalla scienza in tema di sanità mentale. Non è di certo facile in questo mondo ritagliarsi un attimo per se stessi ma l’ideale sarebbe quello di isolarsi in una stanza insonorizzata e rilassarsi totalmente.
E’ proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità che , nel lontano 2002, ha rilevato che mezzo miliardo di persone soffriva di problemi all’udito; una quantità destinata a raddoppiare entro il 2030.
La causa è presto detta : i rumori eccessivi e troppo forti quotidiani disturbano il cervello sia nelle ore di veglia che di sonno, innescando la produzione di ormoni dello stress ed influenzando la pressione sanguigna, la circolazione e il ritmo del sonno.
Tutto questo è allarme sanità. Il rumore ci danneggia e lo fa in maniera subdola e lenta se poi aggiungiamo la presenza ossessiva della tecnologia, che non dà tregua alla corteccia prefrontale del nostro cervello, diventa un mix esplosivo che causa danni seri.
Un’interessante dichiarazione è stata fatta da Filippo Carducci, responsabile del Laboratorio di neuroimmagini del Dipartimento di fisiologia e farmacologia dell’Università La Sapienza, di Roma . Il dottore afferma che «Vari studi hanno dimostrato che la meditazione può produrre cambiamenti anche duraturi nell’architettura cerebrale, soprattutto se ripetuta regolarmente e per lunghi periodi di tempo»
Meditazione e yoga
Cosa fare dunque per rilassarci e vivere una vita scevra dai rumori? Sicuramente è quello di ritagliarsi del tempo , evitando di immetersi in situazioni rumorose o di stress (come lo stare molto al cellulare).
E’ quindi consigliato praticare meditazione e yoga che rilassa corpo e mente.
La meditazione ci permette di porre l’attenzione su noi stessi, seguendo percezioni, sensazioni, pensieri ed emozioni.
Tutto questo servirà a raggiungere maggior consapevolezza e calma interiore.
Il silenzio dunque è una medicina naturale potentissima che aiuta noi stessi anche a capirci meglio e ad affrontare la vita con meno impulso