Mamme. L’acronimo SIDS sta per Sudden Infant Death Syndrome e in italiano significa sindrome della morte improvvisa infantile (o sindrome della morte improvvisa da lattante). Esso è un fenomeno tutt’ora tabù, in quanto racchiude una serie di misteri ancora irrisolti da parte della ricerca scientifica.

SIDS: come avviene

La sindrome della morte improvvisa infantile si manifesta per l’appunto in maniera inaspettata su un neonato che sembrerebbe essere sano al 100%. E l’aspetto più assurdo è che non si trovano tracce legate al suo decesso anche in un secondo momento: dopo la morte infatti, il corpo del neonato viene sottoposto ad una serie di esami volti a far luce sul caso. 

Stando a delle statistiche, la SIDS colpisce specialmente i bambini che non hanno ancora compiuto un anno di vita. In Italia il numero di neonati vittime di tale fenomeno risulta essere pari allo 0,5 per mille. Un dato minuscolo ma che comunque desta preoccupazione. 

SIDS: fattori di rischio

Anche se non sono ancora state individuate le cause legate ai decessi per SIDS, diversi studi hanno individuato una serie di fattori che potrebbero incrementare le probabilità di insorgenza. Ci teniamo a ribadirvi che non ci sono prove in merito alla loro correlazione e dunque è impossibile formulare una tesi con la quale vengano reputate le cause effettive.

Dunque, tra i fattori di rischio rilevati bisogna citare:

  • Cause ambientali (ad esempio inquinamento)
  • Stress psicologico (difficile da individuare in tenera età)
  • Malattie ereditarie (nella maggior parte dei casi ignote) 
  • Problemi di stomaco (di qualsiasi tipo) 
  • Esposizione a sostanze tossiche (ad esempio polveri sottili) 
  • Soffocamento (causato da qualsiasi tipo di oggetto) 
  • Esposizione a fumo passivo in maniera costante
  • Infezioni o problemi cardiac
  • Nascita prematura

Posizione nel sonno

Un altro elemento che desta una serie di sospetti è quello legato alla posizione nel sonno. Bisogna tenere a mente che i neonati sono molto più delicati rispetto ai bambini di media età e proprio per tale motivo necessitano di alcune precauzioni.

Per quanto riguarda il sonno, si consiglia vivamente di inserire i bambini nella culla in posizione supina (ossia pancia in su e dorso della schiena a diretto contatto con il letto) e non ad esempio a pancia in giù. Questo perché il neonato potrebbe andare incontro ad un soffocamento causato da elementi esterni (tipo cuscino, coperta, peluche) o dalla sua stessa saliva. Allo stesso tempo, evitare di adagiare i bambini su un fianco oppure in modo che lo stomaco possa sentirsi pressato.

Pensate che dal momento in cui fu formulata tale teoria (intorno agli anni ’70) e di conseguenza applicata, si sono ridotti drasticamente gli incidenti legati a problemi respiratori del bambino. A questo punto sorge spontaneo il dubbio sul fatto che una simile accortezza possa effettivamente contribuire nella prevenzione della SIDS.

SIDS: come evitarla

Pur non conoscendo esattamente le ragioni che portano alla sindrome della morte improvvisa infantile, esistono diversi accorgimenti che, messi in pratica dai genitori, potrebbero forse diminuire le probabilità di insorgenza del fenomeno. Scopriamone alcuni insieme!

Utilizzo del ciuccio

Più di dieci anni fa, sono stati effettuati diversi studi in merito alla possibile correlazione tra utilizzo del ciuccio e SIDS.

Protagoniste dell’esperimento sono state alcune famiglie americane (e più precisamente della California), le quali avevano perso il proprio figlio per SIDS. Esse sono state intervistate e nella raccolta dei dati è emerso che la maggior parte non mettessero il ciuccio al bambino.

Ora, ciò non dà per certo che i due elementi siano strettamente legati ma da alcuni studi è stato formulato che un neonato con il ciuccio tende in automatico ad essere sorvegliato maggiormente. Ad esempio, durante la notte, potrebbe svegliarsi per tale motivo, facendo scaturire un controllo da parte della mamma o del papà. Il fatto che il bimbo sia vigilato in maniera assidua, potrebbe evitare la SIDS, dando invece dei campanelli d’allarme.

Culla priva di oggetti

Si sa che i bambini, specialmente nei loro primi anni di vita, trovino entusiasmante il fatto di poter dormire abbracciati al loro peluche preferito. Questo anche perché li fa sentire meno soli e più sicuri nei confronti di alcune paure (come ad esempio il buio).

Ma se dovessimo far riferimento ai neonati, proprio perché possiedono un corpo fragile e delicato, i peluche andrebbero violati, specialmente nelle ore notturne. Il motivo è facilmente intuibile: durante il sonno, essi potrebbero spostarsi involontariamente e ritrovarsi soffocati (o comunque con lo spazio di aria ridotto). E’ preferibile lasciarli a contatto con i giochi solo durante la giornata e sotto sorveglianza di un adulto.

Un discorso molto simile lo si può fare per le coperte, le lenzuola e i cuscini. E’ importante che sia le coperte che le lenzuola arrivino fino ad una certa altezza e non vadano a coprire il volto del bambino. Devono essere ben tirate nel letto e non stropicciate, altrimenti il neonato potrebbe ritrovarsi dinanzi ad una vera e propria occlusione delle vie respiratorie. I cuscini invece, devono avere le giuste dimensioni ed essere posizionati sempre dietro la nuca.

Ambiente e fumo

La prevenzione della SIDS si basa in particolar modo anche sull’ambiente. Di conseguenza, risulta essere fondamentale che il neonato si trovi in una stanza che abbia una temperatura standard (solitamente che va dai 18 ai 20 gradi).

Inoltre, l’aria che si respira dev’essere buona (dunque non consumata o umida) e la culla del bambino va posizionata preferibilmente lontano da finestre aperte, condizionatori o fonti di calore (ad esempio stufe o riscaldamenti).

Ovviamente, per far sì che il neonato goda di un’ottima respirazione, sarà necessario non circondarlo di fumo passivo, tabacco e tutte quelle sostanze che potrebbero intaccare i suoi polmoni. La forte concentrazione di nicotina, potrebbe certamente aumentare i rischi di SIDS.

Ulteriori consigli
  • E’ preferibile che il bambino riposi nella sua culla e non nel lettone con i genitori, almeno nei primi mesi di vita.
  • Non ricoprirlo eccessivamente di indumenti, specialmente nel caso in cui dovesse avere la febbre
  • Allattare il bambino nella giusta posizione, onde evitare episodi di soffocamento
  • Sottoporlo a regolari esami pediatrici, in modo tale da tenere sempre sotto controllo il suo stato di salute, incluse possibili allergie.
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