Serie A femminile, calciatrici in sciopero. Blocco compatto delle giocatrici della serie A femminile di calcio contro la Figc.

Salta così la prima giornata di campionato in programma per il 17-18 ottobre. I motivi della protesta?

Le risposte tardano ad arrivare e le giocatrici sostengono che la Federazione Italiana Giuoco Calcio non abbia soddisfatto le richieste: contratti pluriennali, fondi di garanzia per le società in difficoltà economica e riduzione della soglia del vincolo sportivo che ora è fissato a 25 anni.

L’Assocalciatori spiega così la decisione di non scendere in campo nel prossimo weekend: “stante il mancato riscontro scritto a quanto richiesto e concordato nel corso della riunione del Comitato esecutivo del 6 ottobre, le calciatrici delle squadre di serie A hanno manifestato la volontà di non disputare la prima giornata di campionato, astenendosi dallo svolgimento della loro attività sportiva”.

Portavoce di tutte le giocatrici è Melania Gabbiadini, attaccante della nazionale e del Verona, sorella del giocatore del Napoli.

La stessa Gabbiadini ha dichiarato: “noi tutte manteniamo questa linea, crediamo sia giusto così adesso.

Non abbiamo nessun tipo di problema ad affrontare questo sciopero”. Di tutt’altro avviso è il commissario tecnico della nazionale femminile Antonio Cabrini, che considera lo sciopero inopportuno dal punto di vista delle tempistiche.

Questo sciopero arriva in un momento in cui la Federazione sta facendo passi importanti verso il calcio femminile, ma evidentemente questo non è stato abbastanza per sciogliere i dubbi delle calciatrici in merito alla scarsa attenzione della Figc nei loro riguardi.

Questo ulteriore momento di difficoltà è sicuramente emblematico del rapporto poco idilliaco tra il calcio femminile e la Figc.

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