Scuole: ponte di fine anno per le elezioni
Mai elezioni furono più gradite! La maggior parte di loro non nutre alcun interesse per il voto, ma gli studenti stanno facendo i salti di gioia per l’imminente appuntamento con le amministrative per scegliere il nuovo sindaco. Il motivo? La chiusura anticipate delle scuole. A Roma, in una scuola su due l’anno scolastico terminerà mercoledì 1 giugno, con netto anticipo rispetto alla data fissata in precedenza, ovvero l’otto giugno.
Ma non solo la Capitale. Da giovedì 2 giugno, Festa della Repubblica, a martedì 7 giugno, il giorno dopo il primo turno elettorale, migliaia di scuole saranno chiuse nelle 1.351 città interessate dalle elezioni comunali, tra cui grandi centri come Milano, Napoli, Bologna, Cagliari, Trieste.
Ricapitolando: il 2 giugno è festa, il 3 si allestiranno le sezioni di voto, il 7 si dovranno pulire e sistemare le aule, l’8 si tornerà in classe ma solo per i saluti di fine anno.
Se gli studenti stanno già festeggiando, i professori sono sul piede di guerra. “Un disastro”, così definiscono il maxiponte, e puntano il dito contro il voto nelle scuole che ritengono debba essere ormai superato: “Un esercizio di democrazia si è trasformato in una scusa puntuale per non fare lezione.”
Non è solo questione di lezioni saltate, però. A rischio ci sono anche gli esami di terza media. In vista del secondo turno del ballottaggio, infatti, il ministero dell’Istruzione si è visto costretto ad anticipare di un giorno, dal 17 al 16 giugno, la data della prova Invalsi.
Ma non tutte le scuole subiranno il contraccolpo delle elezioni comunali. A Torino, ad esempio, le lezioni non subiranno variazioni: andranno avanti fino a giovedì 9 giugno, in alcuni casi anche venerdì 10.