La carriera di Sandra Bullock
Sandra Bullock è una delle attrici più conosciute e apprezzate del cinema americano. Ha raggiunto il successo negli anni ’90 e da allora ha recitato in numerosissimi film, cimentandosi in generi diversi: Miss detective (2000), Crash – Contatto fisico (2004), La casa sul lago del tempo (2006), Premonition (2007), Gravity (2013). Grazie alla sua interpretazione in Gravity, film a cui ha preso parte anche George Clooney, ha ricevuto diverse candidature ai principali riconoscimenti cinematografici: Migliore attrice in un film drammatico ai Golden Globe, Miglior attrice agli Oscar, Miglior attrice protagonista ai BAFTA Awards e agli Screen Actors Guild Award.
Gravity ha ricevuto ben dieci nomination agli Oscar 2014. Oltre alla candidatura di Sandra Bullock come Miglior attrice protagonista, ha ottenuto la nomination come: Miglior film, Miglior regista, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior scenografia, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora, Migliori effetti speciali, Miglior montaggio sonoro.
Nel corso della sua carriera si è aggiudicata numerosi riconoscimenti, tra cui l’Oscar come Miglior attrice protagonista per The Blind Side, un Golden Globe, due Screen Actors Guild Awards, quattro MTV Movie Awards, dieci People’s Choice Awards e nove Teen Choice Award. Lo scorso anno, in occasione dei People’s Choice Award, ha ricevuto un premio mai assegnato prima: il Favorite Humanitarian Award, un riconoscimento umanitario per tutta la beneficenza da lei fatta in questi anni.
L’attrice ha adottato un bambino nel 2010, Louis Bardo Bullock. Le pratiche per l’adozione erano state avviate quando lei era ancora sposata con Jesse G. James. Dopo la separazione, decise di portarle avanti come madre single.
“Louis dice che George Clooney è il suo migliore amico, e per questo pensa di essere un bambino molto cool – ha raccontato la Bullock nel corso di una conferenza stampa – L’altro giorno mi ha detto: ‘Mamma sono un ragazzo e ho bisogno di un momento da uomini, accompagnami da George’. Io mi sono messa a ridere e siamo andati a trovarlo. Ho dovuto aspettare in un angolo e solo quando aveva finito di parlare con lui, mi ha permesso di riaccompagnarlo a casa.”
