Immigrato trovato ustionato nel cassonetto: per ora si esclude aggressione
“Erano a bordo di un’auto, mi hanno gettato nel cassonetto e mi hanno dato fuoco”: è questa la denuncia di Rachid Zahraoui, un immigrato marocchino di 42 anni trovato a Roma all’interno di un cassonetto con le gambe in fiamme. La pista razzista non convince però gli inquirenti, l’uomo, un clochard, era infatti ubriaco e aveva con sé degli accendini: è probabile che abbia provocato accidentalmente l’incendio nel tentativo di scaldarsi.
Il fatto è avvenuto in via Casal de’ Pazzi, all’altezza del civico 20. Il cassonetto in fiamme e le urla dell’uomo hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che l’hanno tirato fuori e hanno spento le fiamme che gli avvolgevano le gambe. Il 42enne è stato poi trasportato all’ospedale Sandro Pertini con ustioni lievi in varie parti del corpo.
Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulla dinamica dei fatti e in giornata faranno un nuovo sopralluogo dove è scoppiato l’incendio. Al momento risulta comunque esclusa la pista dell’aggressione, l’uomo è stato infatti trovato in evidente stato confusionale e sotto l’effetto dell’alcol, continuava a far riferimento a cinque persone senza specificare il loro ruolo nella vicenda, ma è possibile che si riferisse ai suoi soccorritori e non ai presunti aggressori.
Gli inquirenti non escludono che Zahraoui possa essere entrato spontaneamente nel cassonetto per cercare un riparo per la notte, come spesso fanno i clochard durante l’inverno, e abbia acceso gli accendini nel tentativo di scaldarsi, scatenando così l’incendio. L’effetto dell’alcol avrebbe poi fatto il resto, portandolo a scambiare i soccorritori con i piromani. Oggi verrà risentito dai carabinieri. Alcuni testimoni hanno comunque riferito di un gruppo di giovani soccorritori.