Roger Waters al centro di una polemica internazionale
Roger Waters, ex bassista dei Pink Floyd, è reduce dal successo del grande concerto a Roma, ma è anche al centro di una polemica di livello internazionale. Durante gli spettacoli, infatti, il rocker è solito esporre un manichino a forma di maiale che porta tatuati sul corpo diversi simboli, tra questi spicca la Stella di David.
La scorsa settimana il particolare aveva fatto indignare Fabio Perugia della Comunità Ebraica di Roma, ma la protesta era iniziata ben prima. Il 20 luglio, in occasione del festival di Werchter, in Belgio, Waters era stato oggetto di attacchi a tutto campo, culminati con le dichiarazioni del rabbino Abraham Cooper sulla testata israeliana The Algemeiner: in quell’occasione il musicista era stato definito nazista, antisemita e bigotto.
Di fronte ad affermazioni tanto pesanti, l’ex Pink Floyd si è sfogato con un post su Facebook, intitolato Lettera aperta da Roger Waters. Si è trattata di una difesa a trecentosessanta gradi, iniziata con lo specificare il significato simbolico del maiale: emblema del “male portato da qualunque tipo di governo che commette errori.”
Particolarmente indigeste sono state le accuse di nazismo (Roger perse il padre in Italia mentre combatteva contro le truppe di Hitler) “Ho ricevuto un’educazione fra le più attente sull’argomento del nazismo – ha sottolineato – e non mi sono stati risparmiati dettagli orrendi sui crimini odiosi commessi nel nome di quella sporca ideologia.”
Il bassista ha tenuto a evidenziare come l’accusa di antisemitismo sia inconsistente, dal momento che le critiche sono rivolte alla politica dello Stato di Israele, come a tante altre realtà, tant’è vero che “nello show uso anche il crocifisso, la mezzaluna, la falce e il martello, il logo della Shell e del McDonald’s, il simbolo del dollaro e quello della Mercedes.”