Due tristi situazioni familiari, molto simili tra loro e continui litigi, più frequenti con la madre, hanno portato due amiche di Ragusa a decidere di non fare più rientro a casa ma di scappare.
E cosi una sera le due adolescenti, stufe dei continui conflitti tra le mura domestiche, hanno chiesto un passaggio in auto ad amici più grandi e si sono fatte accompagnare a casa di un’altra amica, ad alcuni chilometri di distanza.
Ed è proprio li che i poliziotti della Squadra mobile di Ragusa le hanno trovate, a Chiaramonte Gulfi.
Tutto è accaduto qualche giorno fa. I genitori avevano denunciato la scomparsa credendo che fosse una bravata, ma invece la cosa stava diventando seria perché i giorni passavano e delle due ragazzine non si aveva alcuna notizia.
L’ansia e la preoccupazione dei genitori cresceva.
I poliziotti hanno setacciato in lungo e in largo, in tutte le ore del giorno e della notte, anche perché temevano che le due ragazze potessero imbattersi in adulti con brutte intenzioni di approfittarsi del fatto che non avessero soldi e dove andare a dormire.
Qui è scattato l’intuito del poliziotto che ha deciso di parlare insistentemente con la sorella gemella di una delle due perché era sicuro che lei potesse svelare qualcosa.
Infatti è stato proprio cosi: la sorella sapeva dove si nascondevano le due ragazze e lì gli agenti le hanno rintracciate.
Tutto è bene quel che finisce bene, però penso sempre che arrivare a rotture familiari di questo tipo non aiuta ne figli ne genitori.
La fuga è solo uno scappare senza voler affrontare le situazioni e spesso anche rischioso per chi si allontana.