Il Naspi è il  nuovo assegno unico di disoccupazione che ha sostituito il vecchio ASPI ed è uno degli aspetti fondamentali del jobs act varato dal governo Renzi.

Naspi  è l’acronimo di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego e sostituisce il precedente Aspi e il mini Aspi.

Entrerà in vigore dal primo maggio 2015 e ne avranno diritto i dipendenti privati, a tempo indeterminato e a termine, e quelli pubblici assunti a termine.

Chi sono i destinatari dell’ indennità di disoccupazione?

Semplicemente coloro iscritti in via esclusiva alla Gestione presso l ‘Inps.

Non possono invece accedere a tale indennità di disoccupazione coloro i quali siano iscritti alla gestione separata a vario titolo, ma non facenti parte tra i contratti di collaborazione a progetto.

I requisiti che i beneficiari devono avere per ottenere l’ indennità:

– Devono raggiunto nell’anno precedente un reddito lordo complessivo non superiore al limite posto, ovvero di 20.220 euro

– Devono aver trascorso, nell’anno precedente, un periodo di due mesi di disoccupazione continuativi

– I lavoro deve risultare svolto nel regine di monocommittenza

– il committente dovrà essere in possesso di un contributo mensile alla gestione separata nell’anno di richiesta, e quindi deve aver percepito un compenso pari ad almeno un dodicesimo del minimale Inps per gli artigiani e per i commercianti.

Come procedere:

Il richiedente dovrà effettuare un’autocertificazione con cui comunicherà e aucertificherà appunto di essere disoccupato da almeno due mesi continui e di avere tra l’altro attestato la propria condizione, presso il Centro per l’impiego.

Come richiedere il sussidio

Sarà necessario compilare il modulo preposto ossia il modulo “CoCoPro 2014 Cod SR140” ed inserirlo sul sito dell’INPS, previa registrazione

L‘INPS valuterà la documentazione e nel caso in cui risulterà valida, provvederà ad erogare l’importo in un’unica soluzione nel caso in cui si tratti di importi sotto i mille euro, oppure verrà erogato in rate, qualora sia di importo superiore.

 

Maria Ciavotta

Responsabile editoriale wdonna.it

 

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