Può capitare che, in seguito all’applicazione di un piercing, si verifichi il rigetto. Di cosa si tratta? È una naturale reazione del nostro corpo che tende a respingere un oggetto estraneo.

Ma come possiamo accorgerci che si sta verificando un rigetto? I segnali sono parecchi, è importante saperli cogliere, in modo tale da provvedere subito alle apposite cure. Vediamo quindi nel dettaglio di cosa si tratta.

In seguito al rigetto, è possibile che il foro del piercing si allarghi, è perciò importante controllare costantemente la sua dimensione.

Tenete sotto osservazione anche le condizioni della vostra pelle, rossore, gonfiore o tensione sopra il piercing sono solitamente segnali di rigetto.

È importante accertare anche la posizione del gioiello, in condizioni normali dovrebbe rimanere lì dove è stato inserito, se doveste notare uno spostamento, potrebbe essere una conseguenza del rigetto.

Un ulteriore segnale di incompatibilità tra il vostro corpo e il piercing è la fuoriuscita di liquido chiaro.

In caso di manifestazione di uno o più di questi disturbi, non esitate a recarvi dal vostro medico o dal professionista che ha provveduto all’applicazione del piercing, loro sapranno cosa fare.

Rigetto del piercing ombelico

L’ombelico è una delle zone più sensibili in assoluto.

Qui, ma anche in altre aree del corpo, è possibile che si verifichi un rigetto del piercing.

Per poter riconoscere il rigetto del piercing, vi basterà osservare attentamente la cute. Ad esempio se:

  • Appare molto arrossata
  • C’è la fuoriuscita di pus
  • Si verifica la presenza di anomale crosticine
  • Avvertite forte dolore
  • La pelle appare eccessivamente dilatata
  • Il piercing risulta spostato rispetto la posizione iniziale

Se si verifica una o più delle condizioni sopracitate, è molto probabile che il vostro corpo stia rigettando il piercing.

Rigetto del piercing cosa fare

Dinanzi a tale situazione, è importante correre ai ripari.

Di conseguenza, se si ha un rigetto del piercing, sarà fondamentale disinfettare la zona.

Molti consigliano di utilizzare una soluzione a base di acqua e sale. In realtà, è meglio non rischiare perché se si ha la pelle molto delicata, rischiate di irritarla ulteriormente.

Evitate di toccare l’area con le mani sporche e di utilizzare prodotti che potrebbero incrementare lo stato di infezione. Proprio per tale motivo, è preferibile recarsi in farmacia e chiedere una crema ad uso topico.

Inoltre, è preferibile non rimuovere il piercing in maniera autonoma, onde evitare la formazione di qualche cisti. Piuttosto, rivolgetevi ad un piercer esperto, il quale saprà monitorare al meglio il tutto.

Rigetto del piercing come evitarlo

Come evitare il rigetto del piercing?

In realtà, non si può fare molto per contrastare tale processo.

Ciò significa che se il tuo corpo lo ha riconosciuto come un oggetto estraneo e ha cominciato ad espellerlo, bisognerà “accettare” la cosa. Pertanto, nel momento in cui il piercing risulta rigettato in un punto, sarà difficile replicarlo sempre lì. Per certi versi, è come se l’epidermide avesse una memoria ed il nuovo piercing andrebbe incontro allo stesso ed identico processo.

E’ meglio non forzare le cose, anche perché poi rimarrebbe la cicatrice. Vi consigliamo di scegliere una parte del corpo con poche pieghe, per ridurre i rischi di infezione.

Infine (ma non di certo per ordine di importanza), rivolgetevi sempre ad un professionista e non ad una persona qualunque, giusto per risparmiare.

Il piercer infatti, dovrà innanzitutto disinfettare la zona. Ma prima di farlo, dovrà lavare le mani e indossare sempre i guanti. Tra l’altro, il piercing deve risultare del tutto sterile, in modo tale da prevenire una possibile proliferazione di batteri e di infezioni nella parte del corpo interessata. Quest’ultima, bisognerà disinfettarla in maniera accurata anche alla fine, dopo aver effettuato il buco.

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