Cosa diranno ora tutti quegli uomini che pensano e affermano che il calcio sia un gioco solo ed esclusivamente adatto agli uomini e che le donne che lo seguono non capiscono comunque niente?

A smentire tutte queste accuse maschiliste che da un secolo ormai ci perseguitano è una giovane ragazzina di soli 10 anni, Aisha Saini, che in un campeggio estivo è stata adocchiata per la sua bravura dagli Sherpa del Milan. Bè, non proprio una squadra da quattro soldi.

Il Daily Mail, un quotidiano inglese, scrive così: “La ragazza di 10 anni e la sua famiglia in effetti non avevano idea che gli scout e gli allenatori avrebbero osservato i ragazzi durante il campo estivo del Milan. Dopo cinque giorni hanno chiesto l’autorizzazione per iscrivere Aisha nel torneo annuale delle accademie di calcio europee”.

Questo può essere definito un vero e proprio momento storico, in quanto Aisha è la prima ragazza scelta dagli Sharpa per giocare per i tornei delle accademi, quindi sarà anche l’unica ragazza a giocare ad ottobre in queste competizioni.

Aisha è una ragazza unica nel suo genere e i suoi genitori si definiscono molto orgogliosi di lei. Affermano di averla mandata in quel campeggio solo perché avevano paura che si sarebbe annoiata a stare in vacanza con loro, e, gioco del destino,  forse questa loro decisione le ha cambiato la vita. Il padre dice che Aisha ha sempre voluto giocare a calcio, al contrario della solita ragazzina che vuole fare la ballerina.

Ora vi chiedo, se Aisha non fosse andata a quel campeggio e nessuno l’avrebbe notata allora avrebbe continuato la sua solita vita e probabilmente si sarebbe omologata alle sue coetanee con passare del tempo. Insomma, l’unica cosa da fare è fare tesoro dell’esperienza di Aisha Saini e seguire i nostri sogni, perché a volte ci lasciamo sfuggire quelle opportunità che la vita ci offre per il semplice fatto di non averci provato.

Caterina Perilli

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7 COMMENTI

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