Permaloso: tratti caratteristici e rimedi

“Detto di persona facile a offendersi, che, per eccessivo amor proprio, si risente e s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni)”, si legge sul dizionario alla voce “permaloso”.

Il permaloso, per dirla in parole povere, è colui che non sa accettare le opinioni che terze persone possono esprimere nei suoi confronti, finendo per considerare qualsiasi esternazione come un giudizio ingiustamente negativo.

In termini ancora più sintetici possiamo dire che chi è permaloso tende a non accettare le critiche, perché è incline al sentirsi perennemente giudicato.

Gli individui permalosi non sono capaci di gestire serenamente i giudizi degli altri, vissuti come degli attacchi frontali. Il loro atteggiamento in risposta è spesso scorbutico, arrogante, stizzito, come se fossero stati pesantemente offesi.

In taluni casi si indispettiscono ma non reagiscono subito: preparano la vendetta!

Non essere in grado di prendere atto delle critiche altrui è un grosso problema nel percorso di crescita personale. In molti casi, infatti, le critiche che ci vengono mosse non sono fini a se stesse, ma ci possono aiutare a migliorare, ad analizzare lati nel nostro carattere e atteggiamenti sui quali non ci siamo mai soffermati e che invece meriterebbero qualche ritocchino.

La permalosità è una caratteristica molto diffusa. Anche chi dice di non possederla, in realtà, si innervosisce ogni volta che qualcuno si azzarda a criticarlo.

Ma i permalosi non sono tutti uguali, e la loro reazione può scaturire da motivi differenti.

C’è il permaloso perfettino, colui che deve essere impeccabile in tutto quello che fa, sempre e comunque. Per lui non esiste sbagliare. Respinge le critiche perché vengono vissute come un inaccettabile fallimento. Se vi siete riconosciuti in questo tipo, sappiate che è dagli errori che si imparano le lezioni più importanti.

Sulla sponda opposta c’è il permaloso-nullità: possiede una bassissima autostima, e le critiche vengono viste come una conferma del suo considerarsi una persona di scarso valore. È un sentimento che potrebbe affondare le radici nell’infanzia.

E infine c’è il permaloso viziato: è stato tenuto su un piedistallo fin da bambino, riempito di complimenti ed elogiato in tutto. Le critiche sono per lui un corpo estraneo da respingere.

Qual è la “cura” contro la permalosità? Ascoltare, accettare, spiegare, ringraziare: sono le armi per sconfiggere questo difetto caratteriale.

Ascoltare le critiche è il primo passo da compiere: chiudere ogni possibilità di confronto con il proprio interlocutore è sbagliato.

Accettare le critiche non significa necessariamente essere d’accordo: vuol dire permettere a qualcun altro di esprimere la propria opinione.

A quel punto, una volta esternatala critica, sarà il vostro turno. Evitate di partire alla carica con fare bellicoso, limitatevi a spiegare la vostra posizione al riguardo e fatelo in maniera pacata.

Ultimo tassello: ringraziare. Le critiche possono essere molto utili nel percorso di crescita personale, per cui non c’è nulla di male nel ringraziare chi ve le ha rivolte.

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