Noto ai più come l’ingegner Fantozzi, Paolo Villaggio è un attore, scrittore e doppiatore italiano. Recentemente è balzato agli onori della cronaca per una sua infelice dichiarazione nell’ambito dell’episodio che ha riguardato il calciatore Dani Alves e la banana lanciata in campo dagli spalti dello stadio.

Paolo Villaggio prima di Fantozzi

Nasce a Genova nel 1932 da padre ingegnere edile e madre insegnante. Trascorre un’infanzia segnata dalla seconda Guerra Mondiale “La guerra fu un incubo che si materializzò il 2 febbraio del 1941. A scuola, io e mio fratello gemello, sentivamo la lezione del maestro – ha raccontato a Repubblica – A un certo punto avvertimmo sopra la testa come il rumore clamoroso di un treno. La bomba centrò il quartiere dove eravamo tutti noi, devastando case e persone. Uscimmo. Lo spettacolo era terribile. Vedemmo i cadaveri di due donne e un mulo morto. La notte non riuscimmo a prendere sonno.”

Dopo aver frequentato il liceo classico “Andrea Doria”, lavora come cameriere e come speaker della BBC, diventando poi intrattenitore e cabarettista sulle navi da crociera insieme all’amico Fabrizio De André e Silvio Berlusconi.

Negli anni sessanta ottiene un posto in una delle più importanti industrie impiantistiche italiane, la Cosider: è da questa esperienza che trae ispirazione per creare il personaggio di Fantozzi. Si trasferisce a Roma e nel 1967 prende parte allo spettacolo di cabaret Sette per otto.

Scoperto da Maurizio Costanzo, approda in radio col programma Il sabato del Villaggio, cui faranno seguito gli show televisivi: Quelli della domenica (1968) e Senza rete (1971). È in questi programmi che ha l’opportunità di presentare l’aggressivo e sadico Professor Kranz e il vile e sottomesso Giandomenico Fracchia. Il suo debutto è quindi televisivo.

 

Paolo Villaggio films

Il debutto cinematografico avviene nel 1968 con Mangiala, a cui fanno seguito, tra gli altri: Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Mazzabubù… quante corna stanno quaggiù? (1971), Che c’entriamo noi con la rivoluzione? (1972), Senza famiglia, nullatenenti, cercano affetto (1972), Sistemo l’America e torno (1974), Non toccare la donna bianca (1974), La mazurka del Barone, della santa e del fico fiorone (1975), Quelle strane occasioni (1976), Signore e signori, buonanotte (1976), Dove vai in vacanza? (1978), Il turno (1981), Sogni mostruosamente proibiti (1982), Roba da ricchi (1987).

Paolo Villaggio in Fantozzi

Il primo film esce nel 1975, tratto dai libri scritti dallo stesso Villaggio “Fantozzi” (1971) e “Il secondo tragico libro di Fantozzi” (1974). Prende così il via una delle saghe comiche più lunghe del cinema italiano: Il secondo tragico Fantozzi (1976), Fantozzi contro tutti (1980), Fantozzi subisce ancora (1983), Super Fantozzi (1986), Fantozzi va in pensione (1988), Fantozzi alla riscossa (1990), Fantozzi in Paradiso (1993), Fantozzi – Il ritorno (1996) e Fantozzi 2000 – La clonazione (1999).

Il gesto di Dani Alves che raccoglie e mangia la banana lanciata dagli spalti è diventato in poco tempo simbolo della lotta contro il razzismo. Paolo Villaggio ha espresso la sua opinione al riguardo, parole che hanno fatto parecchio discutere:

“Tutti i giornali del mondo hanno messo in prima pagina la famosa banana come una rivoluzione antirazzista, ma noi fingiamo di essere buoni. Fingiamo di non essere razzisti purtroppo – ha dichiarato ai microfoni di Radio Capital – La nostra cultura non ha ancora accettato una cultura inferiore come quella che viene dall’Africa. Non è il colore della pelle, è la differenza culturale. Indubbiamente non è confrontabile con la grande cultura europea.”

Per poi rettificare “Sono stato del tutto mal interpretato: volevo dire che esiste molta ipocrisia da parte della cultura bianca, che ha diecimila anni di storia più di quella africana – ha spiegato parlando con l’Ansa – Tra l’altro la superiorità razziale africana è conclamata in tutti gli sport, ormai anche nel calcio che era patrimonio europeo.”

paolo_villaggio

Articolo precedenteHotel Ping Pong a Forma di Racchetta in Cina
Articolo successivoCristallo di rocca (o quarzo) : ecco le caratteristiche peculiari

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.