No agli occhiali 3D sotto i 6 anni

bimbi 3D

La diffusione esponenziale del 3D anche nell’ambiente domestico, grazie ai televisori e ai computer di ultima generazione, ha portato i ministeri della Salute e dello Sviluppo economico a emanare una circolare (in data 31 luglio) riguardante l’utilizzo degli occhialini 3D.

La circolare, intitolata “Indicazioni specifiche da fornire ai consumatori in merito all’utilizzo degli occhiali 3D in ambito domestico”, riporta una serie di avvertenze riguardanti i tempi di utilizzo, le controindicazioni in base all’età del soggetto, eventuali problemi di salute conseguenti al loro impiego e le norme igieniche.

Tali avvertenze dovranno essere allegate agli occhiali in fase di vendita. Entro un mese, infatti, le aziende produttrici dovranno riportare tali indicazioni nei loro siti web, entro tre mesi dovranno informare i consumatori, al momento dell’acquisto di TV 3D o degli occhiali 3D, sulla possibilità di consultare il materiale elettronico, entro sei mesi dovranno invece riportare le avvertenze nei “bugiardini” allegati agli occhiali.

“L’utilizzo di occhiali 3D in ambito domestico per la visione di spettacoli televisivi è controindicato per i bambini al di sotto dei 6 anni di età – si legge nella circolare – per i soggetti dai 6 anni fino all’età adulta, deve essere limitato alla visione per un tempo massimo orientativamente pari a quello della durata di uno spettacolo cinematografico; la medesima limitazione temporale è consigliata anche agli adulti.” L’utilizzo “deve essere limitato esclusivamente alla visione dei contenuti in 3D.”

Gli occhiali 3D provvisti di piccole parti mobili facilmente ingeribili devono essere tenuti lontani dalla portata dei bambini. Tra le altre avvertenze, viene inoltre segnalato che gli occhiali devono essere utilizzati “contestualmente agli strumenti correttivi della visione nel caso il consumatore sia portatore di lenti” e che è opportuno interrompere la visione in 3D in caso di comparsa di disturbi agli occhi o di malessere generale.”

Articolo precedenteViolato il profilo di Mark Zuckerberg
Articolo successivoNirvana: a settembre riedizione di “In Utero”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.