Noce moscata allucinogeno

La comune noce moscata, sì, proprio quella che utilizzate in cucina per, ad esempio, insaporire la vostra besciamella, può trasformarsi in una droga. Conosciuta nel Medioevo come sostanza di tipo terapeutico, è nota anche per le sue proprietà afrodisiache. Se assunta in grandi quantità, però, la noce moscata diventa tossica per il cervello provocando inebriamento e allucinazioni.

Noce moscata effetti

Gli effetti variano a seconda dell’individuo e della dose assunta, ma generalmente si verificano allucinazioni, euforia, mancanza di lucidità mentale, forte sensazione di disorientamento, perdita di adesione alla realtà, visioni erotiche. A cui si aggiungono altri sintomi come nausea, stitichezza, gola secca, menomazione delle funzioni motorie, occhi arrossati e, dopo circa mezzora dall’assunzione, sonnolenza.

Tutto ciò dura circa 24-36 ore, dopodiché segue un periodo di riassestamento per l’organismo caratterizzato da dolore agli occhi e alla giunture, naso che cola continuamente, depressione e apatia.

La pratica più diffusa per assumere la noce moscata come sostanza stupefacente consiste nello sciogliere fino a dieci cucchiai di noce moscata in una tazza molto calda, realizzando una sorta di (disgustosa) bevanda.

Noce moscata pianta

La noce moscata è il seme decorticato del Myristica fragrans, ossia un albero orientale, nato in Indonesia e più precisamente nelle isole Molucche. 

Oggi viene coltivato anche nelle zone intertropicali ed è noto in tutto il mondo principalmente per il suo seme a forma di nocciolo ovoidale che una volta essiccato dà origine alla noce moscata a noi nota.

L’origine del nome non ha nulla a che vedere con il posto di origine, bensì con il luogo in cui venne commercializzata per la prima volta, ossia Mascate (capitale dell’Oman).

Dal punto di vista della coltivazione, l’albero di noce moscata produce il primo raccolto ben dopo 8 anni circa dall’impianto. Il suo periodo di gloria lo raggiunge intorno ai 20 anni e può raggiungere un’altezza di 19-20 metri. È inoltre, un albero sempreverde.

La noce moscata viene impiegata in tantissimi modi. Ad esempio in cucina si utilizza la sua spezia per la preparazione di dolci, creme e purè ma anche sotto forma di ripieno per pasta fresca, verdure o formaggi. Ha un gusto un po’ piccantino, esotico ma allo stesso tempo piacevole.

Si può trovare in commercio secondo diverse forme, ad esempio in semi o da grattugiare sul momento, così da non disperdere l’aroma e le sue proprietà. 

Noce moscata proprietà magiche

Ma non è soltanto la cucina a vedere la noce moscata protagonista: anche in campo farmaceutico viene usata tantissimo. Questo perché si parla di noce moscata stupefacente, in grado di sballare e curare una serie di dolori reumatici e nevralgici.

Pensate che agli inizi del XVIII secolo si formulò la teoria che la noce moscata fosse il rimedio per più di cento malattie, viste le sue proprietà antisettiche. Di conseguenza, veniva consigliata per attenuare la nausea, il vomito e la diarrea, migliorando la digestione e il funzionamento dell’intestino, stimolando la bile. 

Inoltre, contrasta l’osteoporosi, riduce il mal di denti, allevia i dolori articolari, è un ottimo antiossidante, grazie alla presenza di flavonoidi e betacarotene. Contiene diverse vitamine, in particolar modo la vitamina A, B e C.

In termini di valori nutrizionali, facendo riferimento ad un quantitativo di 100 grammi, possiamo dire che la noce moscata contenga ben 525 calorie e:

  • Proteine 5,84 g
  • Carboidrati 49,29 g
  • Zuccheri 28,49 g
  • Grassi 36,31 g
  • Fibra alimentare 20,8 g
  • Sodio 16 mg

Tornando invece alla questione proprietà magiche, sembrerebbe proprio che la noce moscata sia associata ad effetti allucinogeni se consumata secondo un dosaggio eccessivo.

E non è tutto: stimola persino l’appetito sessuale, tanto da essere stata citata tra “le pillole dell’amore”. Questo perché contiene dopamina, in grado di scatenare la vasodilatazione (dilatazione dei vasi sanguigni), generando così una maggior predisposizione affettiva.

Altre proprietà

Come vi abbiamo accennato poco fa, la noce moscata contiene diverse vitamine. 

Inoltre, è costituita anche da sali minerali (tra cui selenio, ferro, manganese, rame e zinco) e acido folico. Tutte queste componenti, unite alla presenza di flavonoidi e betacarotene, rendono la noce moscata un alimento con proprietà antiossidanti.

La elemicina e la miristicina invece, oltre a stimolare il sistema nervoso, contribuiscono nell’offrire al nostro organismo un potere calmante. Proprio per tale motivo, la noce moscata sembrerebbe risultare efficace nel trattamento di alcune malattie degenerative, come ad esempio l’Alzheimer.

E quando si ha mal di denti, la noce moscata può essere un ottimo rimedio, in quanto contiene eugenolo, una componente che solitamente si trova nei dentifrici, nei collutori e in altri prodotti adibiti all’igiene orale.

Infine, esiste l’olio di noce moscata, molto utile per ridurre una serie di dolori muscolari, andando così a calmare ma allo stesso tempo tonificare la zona.

Benefici

In passato, la noce moscata è stata decretata come rimedio naturale per tantissimi malanni.

Non si tratta di una leggenda, in quanto sembrerebbe proprio che grazie a delle sostanze contenute in essa, la rendano un alimento amico per il nostro organismo (assumendola sempre secondo un dosaggio minimo).

Ad esempio, il fatto la funzione disintossicante, rende la noce moscata un alleato per i reni e per il fegato, andando così ad eliminare tutte le tossine in eccesso. Oppure, la presenza di potassio, offre dei benefici al sistema cardiocircolatorio. 

Inoltre, per chi soffre d’insonnia, la noce moscata risulta essere un ottimo rimedio se si aggiunge la sua essenza in un bicchiere di latte. L’accostamento tra i due ingredienti, genera un rilascio di serotonina, che a sua volta si trasforma in melatonina, andando così ad incrementare la qualità del sonno.

E non è tutto: la noce moscata contiene anche il calcio. Pertanto, viene molto consigliata per prevenire o comunque ridurre l’osteoporosi. 

Noce moscata pericolosa

Per quanto possa avere aspetti benefici, la noce moscata viene allo stesso tempo considerata rischiosa per la salute, se consumata secondo dosi eccessive.

Infatti, superato un tot di grammi (che variano a seconda della tollerabilità della persona), genera una serie di disturbi fisici, come ad esempio nausea, vomito, febbre, nervosismo e nei casi più gravi persino disturbi psichici.

Pertanto, la noce moscata diventa stupefacente ma in senso negativo e per certi aspetti diventa paragonabile alle anfetamine di sintesi o all’LSD, vista la presenza di simili strutture chimiche contenute nella miristicina e nell’elemicina.

Di conseguenza, è altamente sconsigliata a tutti i soggetti che soffrono di attacchi epilettici, che seguono una cura farmacologica o possiedono altri problemi neurologici.

Noce moscata gravidanza

Per tutte le donne in stato di gravidanza, la noce moscata è quasi vietata in quanto potrebbe causare degli aborti (ovviamente sempre se assunta secondo un dosaggio eccessivo).

Questo perché in passato, si sono verificati alcuni casi di aborto, indotto proprio da tale alimento. E’ chiaro che se dovesse capitarvi nel piatto l’essenza di noce moscata o un pizzico di essa grattugiato, non dovete affatto preoccuparvi.

L’importante è non superare i 2 grammi quotidiani ma per stare ancora più sicuri, è preferibile evitarla del tutto.

Per concludere

In conclusione, possiamo certamente affermare che la noce moscata sia un alimento ricco di proprietà, che a loro volta generano una serie di benefici per il nostro organismo.

Allo stesso tempo però, si parla di noce moscata stupefacente, vista la presenza di alcune componenti simili ad alcune droghe. Pertanto, consumatela sempre con cautela, onde evitare spiacevoli conseguenze.

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