Il corteo si trasforma in guerriglia

Ieri, a Napoli, si è tenuto un appuntamento elettorale di CasaPound, che però si è trasformato in una guerriglia vera e propria. 

Vi sono stati, infatti, dei violenti scontri tra tra membri dei centri sociali e  forze dell’ordine. 

Il gruppo di manifestanti, era formato perlopiù da giovani partenopei desiderosi di denunciare pubblicamente il proprio dissenso per la presenza di Salvini a Napoli

Il risultato ottenuto, però è stato alquanto vergognoso. I manifestanti si sono lasciati andare a comportamenti parecchio violenti, optando anche per l’utilizzo di bombe carta. e fumogeni

I Black Block mandano la città nel caos

I black Block, trasformano Napoli in una vera e propria zona di guerra. I manifestanti non si sono fatti spaventare neanche dall’intervento delle forze dell’ordine, lanciandogli contro sassi e molotov. 

Il violento corteo, è riuscito anche ad avvicinarsi all’hotel Ramada dove c’era il leader di destra. Non riuscendo, però ad accedere all’edificio, presidiato da un cordone di forze dell’ordine, hanno attuato un blocco stradale nei pressi della stazione ferroviaria. 

Scene di estrema violenza si sono andate consumando, sotto gli occhi terrorizzati di automobilisti e passanti. Anche dopo che il blocco è stato rimosso, i manifestanti sono riusciti a causare forti rallentamenti lungo le strade di Piazza Garibaldi

Le dichiarazioni di Antonio De Iesu, questore di Napoli

“Non hanno avuto rispetto per la città, per una zona frequentatissima come piazza Garibaldi. Per fortuna non registriamo feriti né tra le forze dell’ordine, né tra i cittadini. Abbiamo dosato le forze, visto che c’era anche la partita del Napoli, e abbiamo pianificato al meglio consentendo il regolare svolgimento della manifestazione di Casapound all’interno dell’hotel”.

Le forze dell’ordine, sono riusciti a fermare 20 attivisti, il che a portato episodi di violenza anche davanti alla Questura di Napoli. 

I manifestanti dei centri sociali, hanno infatti protestato per il fermo di alcuni di loro. Quindi hanno prima presidiato la Questura, poi si sono spostati davanti alla sede delle Poste per poi tornare nuovamente alla Questura.

“Ora la situazione è tornata alla normalità – dice il Questore – ma tutta questa aggressività lascia l’amaro in bocca”. Afferma il questore Antonio De Iesu. 

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