Con l’espressione morbo di Basedow si fa riferimento ad una delle cause più note di ipertiroidismo.

Si tratta di una patologia principalmente diffusa nelle donne e prende talvolta la denominazione di gozzo tossico diffuso e/o morbo di Graves.

Sempre a livelli statistici, la sua frequenza è di maggiore incidenza in età avanzata. Infatti, molti pazienti che soffrono di morbo di Basedow hanno più di 60 anni di vita. Ma quali sono i sintomi associati? Scopriamone di più!

Morbo di Basedow sintomi

Innanzitutto, è bene precisare che il morbo di Basedow non presenta una sintomatologia universale.

Di conseguenza, essa varia in base al caso specifico. Addirittura, nella prima fase non risulta essere facilmente individuabile, manifestandosi soltanto in un secondo momento. Tuttavia, in linea generale questa patologia si presenta attraverso alcuni campanelli d’allarme, che riguardano anche la sfera psichica. Infatti, il soggetto affetto tende ad avvertire:

  • Ansia e nervosismo
  • Forte preoccupazione
  • Agitazione ed eccessiva emotività
  • Insonnia e disturbi del sonno
  • Depressione
  • Attacchi di panico

Dal punto di vista fisico invece, chi soffre di morbo di Basedow potrebbe andare incontro a:

  • Tachicardia
  • Fiato corto
  • Giramenti di testa
  • Aumento di volume della tiroide
  • Fragilità delle unghie
  • Squilibri ormonali e del ciclo mestruale
  • Intolleranza al caldo
  • Sudorazione eccessiva
  • Calo del desiderio sessuale
  • Viso e collo arrossati

Nel caso in cui si dovesse arrivare ad uno stadio avanzato, la persona in questione avverte forte debolezza e problemi agli occhi. Questi ultimi infatti, iniziano a diventare sporgenti, con annessa lacrimazione, prurito, annebbiamento della vista, ed irritazione della cornea o congiuntivite. In tal caso, si parla di oftalmopatia basedowiana.

Ma non è tutto: anche il peso corporeo potrebbe risentirne. Non a caso, diverse persone che scoprono di essere affette dal morbo di Basedow, ingrassano con una rapidità fuori dal comune.

Morbo di Basedow cause

A questo punto ci si chiede: quali possono essere le cause scatenanti del morbo di Basedow?

Definirle con esattezza non è affatto semplice. Il motivo risiede nel fatto che si tratta di una patologia per certi aspetti ignota e tutt’ora in fase di studio. Ciò che si sa di certo per il momento è che i fattori scatenanti possano avere a che fare con la questione dell’ereditarietà.

Manifestandosi su base autoimmune, la malattia appare attraverso degli anomali anticorpi. Essi a loro volta, sono diretti principalmente contro l’ormone ipofisario adibito alla sintesi di quelli tiroidei (ossia il ricettore del TSH).
Nel momento in cui quest’ultimo entra a stretto contatto con gli anticorpi, si può creare un’iperattivazione funzionale della tiroide. Ciò significa che si verifica un aumento degli ormoni tiroidei e una vera e propria tireotossicosi.

In linea generale, tra le cause del Morbo di Basedow più diffuse, bisogna citare:

  • Lo stress
  • Il fumo
  • La gravidanza
  • L’età
  • La genetica
  • Alcune infezioni

E tanto altro ancora…

Tuttavia, per poter comprendere al meglio ciò che possa aver scaturito tale patologia, basta effettuare una serie di test clinici approfonditi.

Morbo di Basedow diagnosi

Come vi abbiamo detto poco fa, attraverso una diagnosi è possibile risalire alle cause scatenanti.

A tal proposito, ci sono vari esami a cui si consiglia di sottoporsi. In primis, c’è quello generico, ossia mirato allo studio dei vari sintomi: qui il medico porrà al paziente delle domande, così da farsi un’idea e/o delle ipotesi.

Andando nello specifico, si richiede il test basato sul dosaggio di alcune componenti, come ad esempio:

  • Gli anticorpi antitiroidei
  • Il ricettore del TSH
  • Gli ormoni tiroidei

Solitamente, questi esami richiedono l’ecocolordoppler, il quale è in grado di ricevere informazioni dettagliate riguardo la funzionalità e la morfologia dei vasi sanguigni.

Invece, per l’oftalmopatia basedowiana si raccomandano:

  • La risonanza magnetica
  • L’ecografia orbitaria
  • La misura e la valutazione dei globi oculari

Morbo di Basedow trattamento

Esistono delle cure per il morbo di Basedow?

Di sicuro, ci sono varie terapie che hanno come obiettivo quello di ridurre le quantità degli ormoni tiroidei. E nella maggior parte dei casi, si basano sulla somministrazione di farmaci. Tra i medicinali più gettonati, troviamo:

  • Metimazolo
  • Propranololo
  • Carbonato di litio
  • Propiltiouracile

Ovviamente, le dosi variano in base all’entità della patologia e sono quasi sempre decrescenti. Se i farmaci non dovessero risultare efficaci (o il paziente inizia a mostrare una serie di effetti collaterali), si dovrà optare per la via chirurgica.

Pertanto, si richiederà l’asportazione di gran parte della ghiandola tiroidea, tramite un sistema basato sull’utilizzo dello iodio radioattivo. Tuttavia, bisogna precisare che non è una soluzione efficace al 100%, in quanto potrebbero verificarsi delle recidive.

Infine, per i casi di oftalmopatia da Morbo di Basedow (nella forma lieve) basta l’utilizzo di cortisonici locali o colliri a base di lacrime artificiali, così da poter ridurre i livelli di secchezza oculare. Altrimenti, se la situazione dovesse risultare complessa, allora il medico consiglierà un intervento chirurgico che ha lo scopo di decomprimere la cavità orbitaria.

Ulteriori informazioni

Oltre ai trattamenti per morbo di Basedow, è anche importante parlare di prevenzione.

Pertanto, chi soffre di tale patologia, dovrà seguire una serie di accorgimenti, come ad esempio:

  • Ridurre lo stress quotidiano
  • Cercare di seguire uno stile di vita sano
  • Praticare costante attività fisica (senza fare sforzi eccessivi)
  • Smettere di bere e fumare
  • Seguire una buona alimentazione

L’aspetto riguardante la dieta è davvero fondamentale. Per prima cosa, chi soffre di ipertiroidismo, deve provare a mantenere il normopeso (anche grazie al supporto di un dietologo o un nutrizionista). Il sovrappeso invece, potrebbe causare un netto peggioramento del suo stato di salute.

Dal punto di vista dell’alimentazione, si richiede un corretto bilanciamento di carboidrati, proteine, sali minerali, vitamine e fibre. Andando nello specifico, è bene consumare con una certa frequenza le verdure, in quanto apportano numerosi benefici all’organismo. Tra le più consigliate, ci sono:

  • I cavoli
  • La rucola
  • I broccoli
  • I cavolfiori
  • La lattuga

Sì anche ai legumi (le lenticchie, le fave, i piselli, i ceci, i fagioli e via dicendo) e al pesce. E ovviamente, via libera anche alla frutta, in particolar modo l’uva, le arance e le pesche.

Tra i cibi sconsigliati (o comunque da limitare), troviamo:

  • Le carni grasse (meglio optare per le carni bianche)
  • I frutti di mare
  • Alcune spezie (ad esempio il peperoncino)
  • Il caffè (massimo una tazzina al giorno)
  • Gli snack salati
  • Le bevande zuccherate

Chiaramente, questi consigli non sostituiscono minimamente il supporto di un esperto nel settore. Pertanto, per tutte le informazioni inerenti alla dieta per morbo di Basedow, affidatevi ad un dietologo o a un nutrizionista.

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