Mantide religiosa informazioni

La mantide religiosa è uno degli insetti più conosciuti, nota per la sua abitudine di divorare il maschio durante o dopo l’accoppiamento. L’uomo l’ha sempre considerata con un certo timore. Si pensi che in alcune culture è ritenuta una portatrice di sventura. Nell’antichità, la sua comparsa annunciava carestia e disgrazie per gli animali.

Mantite religiosa: caratteristiche principali

Le sue dimensioni possono variare da 1 a 16 cm. Nei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo è assai diffusa la mantide da 7.5 cm. Questi insetti sono cacciatori diurni, hanno il capo molto mobile, occhi con una buona capacità visiva e sono dotati di zampe specializzate per la cattura delle prede. Una volta adocchiata la preda, le coxe vengono rapidamente lanciate in avanti allungando i femori e le tibie, per poi ripiegarli attorno al corpo della vittima dopo averla afferrata. Le spine distribuite in due file su femori e tibie impediscono alla preda di fuggire. Il tutto avviene in una porzione di tempo infinitamente piccola.

Tra le prede più gettonate troviamo insetti, lucertole, ranocchi, giovani uccelli e animali della loro stessa specie. Questa forma di cannibalismo avviene in particolar modo durante o dopo il rituale dell’accoppiamento. La femmina può divorare il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali continuano a funzionare, per poi ultimare il pasto dopo il coito.

Tale comportamento, spiegano gli esperti, può essere ricondotto al grandissimo bisogno di proteine da parte della femmina in conseguenza della rapida produzione di uova. L’unico scopo del maschio sembra quindi essere quello di consentire il proseguo della specie.

Mantide religiosa: una nuova specie

Ribattezzata Dystacta tigrifrutex, è stata scoperta nel Nyungwe National Park, una foresta nel Ruanda. Il nome deriva dal suo modo di cacciare, molto simile a quello della tigre. Secondo quanto scoperto da un gruppo di entomologi guidati da Gavin Svenson del Cleveland Museum of Natural History e Riley Tedrow della Case Western Reserve University, sembra essere una specie ancora più spietata. È la femmina a fare il “lavoro sporco”: è lei che si dedica alla caccia. Acquattata tra la vegetazione, scatta sulla preda appena ne individua una appetibile.

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