BED: disturbo dell’alimentazione incontrollata

Non è facile capire quando un soggetto è affetto da un disturbo alimentare, nemmeno per le persone che gli stanno più vicino, genitori compresi. Tanto più se si tratta di un ragazzo.

Quando i mass media parlano di anoressia e bulimia, infatti, si rivolgono esclusivamente al mondo femminile, ignorando spesso l’universo maschile, come se fosse immune da tutto questo.

In realtà, dati recenti hanno messo in evidenza come il fenomeno, oltre a interessare una fascia d’età sempre più bassa, sia in costante aumento proprio tra i ragazzi. Ciò determina un ritardo nell’individuazione della malattia, con la conseguenza di rendere ancor più problematica la guarigione.

Più il disturbo ha una lunga storia, infatti, maggiore è la difficoltà e la durata della terapia. Intervenire su un paziente che ha palesato i sintomi di recente dà sicuramente più garanzie di successo, anche in tempi ridotti. Per questo motivo è importante saper riconoscere i segnali propri dei disturbi alimentari, in modo tale da mettere subito in cura il paziente.

Malattie dell’alimentazione come l’anoressia e la bulimia sono tristemente note, poco si sa invece di un altro disturbo: il BED, binge eating disorder, ovvero disturbo dell’alimentazione incontrollata.

Si tratta di un fenomeno che riguarda circa il 30% dei bambini e ragazzi obesi. L’obesità non può essere di per sé considerata un disturbo alimentare, ma nel momento in cui non è causata da un’alimentazione sbagliata e da scarsa attività fisica, ma sopraggiunge in seguito ad abbuffate incontrollate e spesso collegate all’umore, ci troviamo difronte a un’anomalia nel comportamento alimentare.

Il sintomo principale che contraddistingue il BED è il mangiare di nascosto occultandone le prove (carte e pacchetti di cibo vuoti). Può capitare che i ragazzi affetti da tale disturbo rubino soldi da casa per comprare il cibo, potendo così mangiarlo senza il rischio di essere scoperti.

Anche il corpo, così come per gli altri disturbi alimentari, lancia un segnale forte: l’aumento di peso risulta ben visibile.

Per quanto riguarda i cambiamenti d’umore, invece, le modifiche del carattere e il chiudersi in se stessi non devono essere necessariamente presi in considerazione come avvisaglie di un disturbo alimentare. Spesso, infatti, sono semplicemente tratti caratteristici dell’adolescenza.

Se sospettate che vostro figlio abbia un rapporto anomalo con il cibo, rivolgetevi subito a un centro specializzato.

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