Dormire poco .Chi si sveglia più con il classico piede storto, gli uomini o le donne? A quanto pare è più il sesso femminile a patire del malumore mattutino e non solamente come direbbero gli uomini perché siamo lunatiche ma anche per una questione di ormoni.

Malumore al mattino.A dimostrarlo arriva uno studio che è stato effettuato dalla Duke University nel North Carolina, dal quale si evince proprio che il sesso debole ha bisogno di dormire maggiormente rispetto al genere maschile. Lo studio è stato effettuato su un campione di 210 soggetti: osservando i comportamenti mattutini delle persone prese in esame emerge che a parità di riposo le donne sono molto più irritabili rispetto ai compagni maschi.
Ma qual è la motivazione di questo fenomeno?

Pare che vada ricercata negli ormoni femminili. Sembra infatti che un cattivo o poco riposo non permettano alla donna di trovare un perfetto equilibrio ormonale, fondamentale per la serenità del genere femminile. Il mancato riposo e il sonno ridotto possono creare non solo problemi di nervosismo o di irritabilità ma aumentano anche il rischio di malattie cardiache. Se quindi siamo tra quelle che al primo mattino siamo intrattabile quello che dobbiamo fare è solo riposare maggiormente e vedere se questo disturbo passa.

Malumore cosa fare

Innanzitutto fermiaci un attimo per capire da cosa può dipendere questo amlumore. Sei una persona scontenta della tua vita? Qualcosa non va? Allora è opportuno rimoccarsi le maniche e cercare di risolvere almeno qualche aspetto di ciò che proprio non va dritto.

Spesso si consiglia di partire da se stessi: truccati e vestiti bene per poi uscire. Dedicata un po’ di tempo a te stessa e fallo cercando di liberarti dai pensieri negativi.

Prova ad assumere integratori come magnesio e potassio perchè ti aiutaranno a distenderti ed il potassio ti darà l’energia sufficiente per affrontare la giornata.

Frutta secca e avena utili come energetici

Sonnolenza, irritabilità, insonnia, inappetenza, malumore, diminuzione della libido, sono tutti sintomi che si presentano ogni anno, puntuali come un orologio svizzero, all’arrivo dell’autunno. Il passaggio dalle giornate estive trascorse ad abbronzarsi in spiaggia alle ore passate nel grigiore dell’ufficio risulta spesso traumatico, con significative conseguenze sull’equilibrio psicofisico dell’individuo.

La progressiva riduzione delle ore di luce associata al calo della temperatura determina uno squilibrio nella secrezione di melatonina da parte dell’ipotalamo, condizione che nei soggetti più sensibili può causare la comparsa dei sintomi sopraelencati. Tale quadro tende a peggiorare con il ritorno all’ora solare, che avverrà tra il 25 e il 26 ottobre.

Ma non c’è motivo di disperarsi! Esistono dei rimedi efficaci per minimizzare gli effetti collaterali legati al passaggio dall’estate all’autunno e affrontarlo al meglio.

I nostri validi alleati si chiamano frutta secca e avena. La prima, indiscussa protagonista del periodo autunnale e invernale, aiuta a ristabilire i giusti livelli della serotonina, l’ormone del benessere. L’avena, invece, aiuta a combattere i disturbi legati alla meteoropatia.

Gli esperti consigliano di mangiare mandorle, noci, nocciole, anacardi, semi di girasole, legumi, pane integrale di avena o segale, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, indivia, mele e pere per un mese, associando il tutto a un bicchiere di succo di melagrana da bere ogni giorno, meglio se a metà mattina.

Contro la meteoropatia, invece, un disturbo che colpisce il 25% degli italiani, di cui l’80% sono donne, il nostro valido alleato si chiama avena. Gli sbalzi termici e l’instabilità climatica che contraddistingue questo periodo dell’anno possono generare, nei soggetti più sensibili, nervosismo, cefalea, stanchezza e insonnia. Il nostro corpo, infatti, è in grado di sopportare variazioni di massimo 6 gradi, nettamente inferiori a quelle con cui siamo costretti a fare i conti in questi mesi, ovvero variazioni che raggiungono anche i 10-15 gradi nel giro di poche ore.

Possiamo aiutare il nostro organismo con le capsule di avena, da assumere 2 volte al giorno per almeno 15-20 giorni.

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