Stanchezza,  scarsa concentrazione, ansia e irascibilità. Sono questi  i sintomi tipici del «mal di primavera», una sindrome che colpisce circa 2 milioni di italiani.

Il problema  inoltre è circa 6 volte più frequente nelle donne, che negli uomini.

Questo è quanto afferma Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria  e direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

La colpa  è da attribuire anche al  perdurare, delle temperature rigide con pioggia e cielo grigio,  che peggiorano ulteriormente lo stato d’animo di chi già vive male il cambio di stagione.

In genere questi disturbi sono legati  anche alla modificazione delle ore di luce, che induce cambiamenti a livello cerebrale.

Con l’arrivo della primavera oltre alla stanchezza ci sono irritabilità, insonnia, un accentuato nervosismo e il fatto di essere più ansiosi e meno concentrati.

I fastidi tipici di questa stagione pesano in modo particolare su quel 10% di persone afflitto da disturbi dell’umore, circa 5-6 milioni, di cui il 40% soffre in modo particolare proprio i “passaggi” stagionali.

Insonnia primaverile 

Non a caso, l’insonnia primaverile è quella più comune. Essa dipende, nella maggior parte dei casi, dall’arrivo della stagione primaverile, e quindi dall’aumento di ore di luce che possono dare avvio ad un vero e proprio sfasamento dell’orologio biologico. Tanto che, specialmente i soggetti più sensibili, sono indotti ad avere difficoltà di addormentamento.

Conseguenze

Ovviamente dormire poche ore rispetto a quelle necessarie può portare alcune complicazioni, come l’irritabilità nel corso della giornata, la poca concentrazione ed una scarsa capacità nel portare avanti i rapporti sociali, oltre, ovviamente, ad una spiccata sonnolenza. Tutto ciò potrebbe compromettere la propria attività produttiva e lavorativa o quella scolastica, con conseguente scarso rendimento.

Rimedi per l’insonnia primaverile

Spesso i nostri genitori ci ammoniscono per l’uso eccessivo del pc o anche semplicemente per avere apparecchi elettronici di ultima generazione in camera da letto, durante il nostro sonno. Anche se non vorremmo ammetterlo, dovremmo dar loro ragione: infatti secondo una note ricerca dalla National Sleep Foundation di Washington, la luce artificiale prodotta da pc o videogiochi ha un effetto tutt’altro che calmante. Infatti essa aumenta il livello di attenzione nervosa ed ostacola la produzione di melatonina, ovvero l’ormone che favorisce il sonno.

Al contrario, dormire in una stanza totalmente buia, per qualche soggetto, può essere fonte di stress e quindi può favorire l’insonnia.

L’ideale è avere una luce tale da permettere di “vedere” le sagome presenti nell’ambiente in cui si dorme.

A parte qualche piccola attenzione, è bene tener sempre presente i consigli della nonna poiché spesso sono i rimedi più semplici e meno gravosi quelli più efficaci.

Un rimedio molto semplice contro l’insonnia è bere un bicchiere d’acqua zuccherata o di latte caldo con il miele.

L’alternativa è bere un infuso.

Ad esempio, l’infuso di salvia facilita il sonno e calma la traspirazione.

Lo si prepara con 2 o 3 dita di foglie di salvia e una tazza d’acqua fredda da portare ad ebollizione. Infine filtrare e lasciar raffreddare. Berne una tazza prima di andare a dormire.

 

 

 

 

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