Il consumo di droghe tra i giovani è purtroppo in costante aumento. Recenti studi hanno dimostrato che in Italia mezzo milione di ragazzi in età scolare fa uso di sostanze stupefacenti. Cresce anche il consumo occasionale. Ma quali sono le droghe più diffuse tra gli adolescenti? La marijuana è sicuramente quella di più facile reperibilità e di conseguenza una delle più usate, segue l’ecstasy, ma anche LSD e cocaina.

Cannabis

La cannabis, o canapa, è una pianta tropicale da cui si ricava la marijuana e l’hashish. Se ne fa uso per lo più attraverso gli “spinelli”, ma può essere anche mangiata o bevuta tramite infusi. Gli effetti a lungo termine di questa droga vengono spesso sottovalutati. Nell’immediato provoca sensazione di allegria e rilassatezza, mentre a lungo andare causa: stanchezza, difficoltà di concentrazione, aumento di peso, depressione, riduzione della fertilità, rallentamento delle funzioni intestinali, danneggiamento delle capacità cognitive, forme di apatia.

Le conseguenze della cannabis

Uno studio condotto in Nuova Zelanda ha messo in evidenza le conseguenze in chi fa uso di tali sostanze fin da giovanissimo. La ricerca è stata effettuata su soggetti nati tra il 1972 e il 1973, poi seguiti fino al raggiungimento dei 38 anni: è emerso che l’utilizzo di cannabis in età adolescenziale riduce il quoziente intellettivo.

I soggetti che hanno fatto uso di cannabis da adolescenti, infatti, avevano un QI sensibilmente ridotto rispetto ai coetanei che non ne hanno fatto uso: il calo ha raggiunto addirittura gli otto punti. Stando a quanto dimostrato da questo studio, sembrerebbe che l’utilizzo di cannabis prima dei 18 anni, cioè prima che il cervello raggiunga il pieno sviluppo, amplifichi le conseguenze di tale sostanza e provochi una maggiore dipendenza.

Ecstasy

L’ecstasy ha raggiunto una grande diffusione tra gli adolescenti in legame al fatto che viene spesso venduta nei locali frequentati per lo più dai giovani, come le discoteche. La sua popolarità è dovuta all’immediatezza dei suoi effetti: stimoli mentali, riduzione dell’ansietà, generale sensazione di benessere. Queste conseguenze non devono però trarre in inganno, l’ecstasy non è una droga assolutamente innocua: i postumi sono devastanti

A breve termine causa: aumento della frequenza cardiaca e della sudorazione, temperatura corporea anche superiore ai 42°, crampi, brividi, vista sfocata e, nei casi più gravi, perdita di conoscenza. Un utilizzo costante e prolungato di ecstasy può provocare: danneggiamento dei neuroni che trasportano serotonina, confusione, perdita di memoria, depressione, riduzione della capacità di elaborazione. Il modo in cui viene somministrata, la frequenza, le dosi, l’età, la combinazione con altre droghe, sono fattori che incidono sugli effetti che tale sostanza stupefacente ha sul cervello.

Cocaina

Un tempo veniva considerata la “droga dei ricchi”, ora, invece, è una di quelle più diffuse tra gli adolescenti. La cocaina può essere inalata, iniettata o fumata. Comporta eccitazione e sensazione di onnipotenza, effetti che durano solitamente 3-4 ore e che poi lasciano il posto a: depressione, ansietà, vertigini, sanguinamento dal naso, tremori, paranoie, comportamenti anormali. A lungo termine provoca: perforazione del setto nasale, dipendenza, danni al sistema nervoso e perdita del contatto con la realtà.

Cocaina consumo in Italia

Il consumo di cocaina in Italia è stato a lungo un problema significativo. Secondo le statistiche del Ministero della Salute italiano, il numero di persone che hanno fatto uso di cocaina almeno una volta nella loro vita è aumentato negli ultimi anni, con un picco del 5,1% nel 2018. La maggior parte degli utenti di cocaina in Italia sono giovani adulti tra i 18 e i 34 anni. La cocaina è spesso associata a un alto rischio di dipendenza e di problemi di salute mentale e fisica, tra cui danni al cuore e al cervello, e può anche aumentare il rischio di comportamenti a rischio e di overdose. Il governo italiano ha implementato diverse misure per combattere il consumo di cocaina, tra cui campagne di sensibilizzazione, programmi di prevenzione e trattamento e azioni per interrompere il commercio di droga.

LSD

Viene spesso assunto sotto forma di una piccola compressa, una goccia di liquido o un foglio di carta. Gli effetti dell’LSD possono variare a seconda della dose e della situazione in cui viene assunto, ma possono comprendere allucinazioni visive e uditive, cambiamenti nella percezione del tempo e dello spazio, alterazioni dell’umore e stati di coscienza alterati. L’LSD è considerata una droga soggetta a sviluppare dipendenza fisica e psicologica e può causare effetti collaterali a lungo termine come problemi psicologici e disordini mentali.

Le sue conseguenze sul sistema nervoso non sono ancora state individuate con certezza, possiamo comunque individuare i suoi effetti in: schizofrenia, confusione, depressione, ansia, nausea, alterazione dei sensi, perdita di appetito.

Perché gli adolescenti fanno uso di droghe?

I motivi che si celano dietro l’utilizzo di sostanze stupefacenti sono molteplici. Uno di quelli più diffusi è sicuramente lo spirito di aggregazione, quel sentimento che porta il ragazzo a seguire il gruppo, a imitare gli altri per non essere emarginato. Seguono poi altri fattori, come il desiderio dello “sballo” e la voglia di fare qualcosa “fuori dagli schemi”. I giovani si avvicinano alla droga con la convinzione di poter smettere quando vogliono, inconsapevoli di come queste sostanze creino dipendenze molto forti in tempi spesso piuttosto ristretti.

Ci sono molte ragioni, in sintesi, per cui gli adolescenti possono scegliere di usare droghe. Alcune ragioni comuni includono:

  • Curiosità: molti adolescenti sono curiosi di scoprire cosa succede quando si usano droghe e possono essere influenzati dalla pressione dei pari o dai messaggi nei media.
  • Stress e ansia: gli adolescenti possono usare droghe per cercare di alleviare lo stress e l’ansia legati ai cambiamenti fisici, emotivi e sociali che si verificano durante l’adolescenza.
  • Problemi di autostima: alcuni adolescenti possono usare droghe per sentirsi più sicuri e accettati dagli altri.
  • Disadattamento: gli adolescenti che hanno difficoltà a relazionarsi con i coetanei o che vivono situazioni di difficoltà, possono essere più propensi ad usare droghe.
  • Fattori di rischio familiari: gli adolescenti che vivono in famiglie dove c’è una storia di uso di droghe o di problemi di salute mentale possono essere più a rischio di usare droghe.
  • Disperazione: alcuni adolescenti possono sentirsi disperati e senza speranza e possono usare droghe per cercare di trovare sollievo dalle loro difficoltà.

In generale è importante sottolineare che l’uso di droghe da parte degli adolescenti è un fenomeno complesso e multidimensionale e può essere influenzato da molteplici fattori biologici, psicologici e ambientali.

 

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