L’ipotiroidismo subclinico è lo stato dormiente in cui verte la tiroide. Cosa vuol dire? Vuol dire che la nostra tiroide ha TSH alto e valori nella norma ( t3 e t4) . In genere colplisce più donne che uomini e chi vive nelle regioni con sufficiente apporto iodico.

Spesso chi soffre di ipotiroidismo subclino avverte gli stessi sintomi di chi ha la tiroidite di haschimoto conclamata. I sintomi sono:

  • Stanchezza,
  • Difficolta di concentrazione
  • Aumento di peso
  • Irritabilità
  • Astenia

Gli endocrinologi non consigliano di prendere la pillola che contiene l’ormone sostitutivo (eutirox, ibsa, tirosin ecc) perchè sostanzialmente la tiroide funziona. Di certo si può ,però, al fine di eliminare i sintomi, seguire un’alimentazione che ci faccia sentire meglio ma ,per questo, bisogna consultare comunque gli specialisti .

Ipotiroidismo: cosa fare per dimagrire

Solo chi soffre di ipotiroidismo può capire di cosa stiamo parlando. Partiamo dal principio: quando la tiroide funziona male , rientramo nello stato di ipotiroidismo.

Questa situazione comporta una serie di problematiche mediche che rendono la vita di chi soffre di ipotiroidismo difficoltosa. Tra i problemi più comuni vi è la perdita momentanea di memoria, lo stato confusionale, il sentire molto freddo e l’avere sempre sonno. Oltre a questi sintomi ,più o meno evidenti, vi è anche la difficoltà a perdere peso. Solitamente , quando si soffre di ipotiroidismo , si tende ad aumentare di peso.

Ci si sente gonfie e fiacche e la ritenzione idrica è la nostra peggio nemica. Molte donne hanno lamentato un aumento , in un anno, in media di 6/9 kg , un dramma se si pensi che il corpo si trasforma letteralmente. Cosa fare dunque per perdere il peso in eccesso? Partiamo con l’alimentazione da seguire e i consigli per l’attività fisica. Ipotiroidismo :cosa mangiare per dimagrire Partiamo con il dire cosa NON dobbiamo mangiare o comunque diminuire.

Come già parlato in un predente articolo, vanno assolutamente limitate le crucifere. Pochi broccoli e cavolfiore dunque ed eliminare totalemente la soia. Questi alimenti interferiscono, infatti, sul corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. Sarebbe utile anche limitare l’assunzione di carboidrati complessi come la pasta e i latticini. Assumere invece proteine animali e vegetali, frutta di stagione e frutta secca che aiuta anche il corretto funzionamento intestinale.

Colazione: Fate colazione con uova e prosciutto. Non deve mancare neppure l’avogado. Si tratta di una colazione salata che da energie e non ci appesantisce durante la giornata. Pranzo: Riso con sugo semplice o verdura, minestre , fettina di pollo o tacchino .

Il pranzo può anche essere sostituito con un panino integrale con bresaola e philadelfia light. Cena: Insalatona mista con legumi, pomodorini, mozzarelle ciliegino, carote julienne, salmone. Questo è un esempio di cosa mangiare durante il giorno . Potete variare l’alimentazione settimanale tenendo conto che bisognerà limitare la pasta, i latticini, la carne rossa e tutto ciò che può interferire sulla tiroide.

Ipotiroidismo :non riesco a dimagrire

Quante volte avete esclamato la frase : “Non mangio quasi niente e pure non risco a dimagrire!” ? Sicuramente tantissime volte e la causa è data dall’alimentazione e dalla mancata attività fisica.

Bisogna dunque necessariamente iscriversi in palestra? No, ma muoversi tutti i giorni è assolutamente consigliato. Se non hai nè tempo e nè voglia di andare in palestra a fare attrezzi, puoi farlo a casa e cercare di togliere pancetta e rassodare i glutei.

Il primo consiglio è quello di camminare almeno 30 minuti al giorno. Fate le scale ed evitate l’ascensore. Cercate di seguire da casa dei tutorial su come fare esercizi comodamente davanti allo schermo e bevete tanto. Ipotiroidismo di Hashimoto: cause e conseguenze

La tiroide cronica di Hashimoto, o ipotiroidismo di Hashimoto, è un’infiammazione cronica della tiroide, causata dall’infiltrazione linfocitaria.  Tale malattia spesso non si manifesta visibilmente e porta, gradualmente, ad un malfunzionamento della tiroide, dovuto ad un’insufficiente secrezione dell’ormone tiroideo.

Sono i linfociti T helper tossici ad essere attivati contro le cellule tiroidee ed a provocare tale insufficienza.  La tiroide di Hashimoto insorge maggiormente nelle persone affette da sindrome di down ed in quelli con disgenesia gonadica. Lo iodio e le sostanze che lo contengono sono i principali responsabili della caduta del processo autoimmune nei soggetti a rischio.

Tale malattia è più propensa ad infiltrarsi nei pazienti di sesso femminile ed aumenta con l’età.

Per diagnosticare tale ipotiroidismo, ci si basa su un’elevata presenza di anticorpi antitiroidei ed è un esame ecografico a dare un quadro corretto della situazione e dell’eventuale insorgere della malattia. Un campanello d’allarme potrebbe essere rappresentato dalla comparsa del gozzo.

Un aumento sproporzionato del volume della parete della tiroide dovrebbe spingere il paziente a fare delle analisi.  La terapia si basa sullo ristabilire i valori di TSH, soprattutto nelle donne che stanno per cimentarsi nell’inizio di una gravidanza. Tali valori vanno ristabiliti tra 1 e 2 U/I. 

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