Il nostro cervello è un organo che richiede un adeguato apporto energetico e nutrizionale per poter funzionare correttamente. Carenze di vitamine, minerali e amminoacidi essenziali possono avere effetti negativi sulle attività cognitive e sull’equilibrio ormonale . Si potrebbero avere conseguenti alterazioni del ciclo sonno-veglia, dell’appetito e dell’umore.
Per avere un regime alimentare corretto non basta scegliere gli alimenti giusti nelle giuste quantità, ma bisogna anche che il corpo sia in grado di assorbire correttamente da quegli alimenti i nutrienti necessari. Per questo la salute del nostro intestino è così importante.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica sta portando alla luce lo stretto legame esistente tra il microbiota intestinale , l’insieme dei microorganismi che popolano il nostro intestino , e il sistema nervoso e quindi il rischio di un’alimentazione sbilanciata e povera di fibre che può alterare la composizione del microbiota.
L’interazione tra mente e intestino (il nostro “secondo cervello”) è piuttosto complessa.Molti aspetti devono essere ancora indagati per bene, ma già si sta provando a studiare possibili collegamenti tra la composizione del microbiota e una serie di disturbi neuropsichiatrici.
Sintomi dell’intestino infiammato
I sintomi dell’intestino infiammato più comuni sono:
– dolori all’addome, come crampi e mal di pancia;
– nausea e/o vomito;
– diarrea;
-Febbre o febbricola;
– astenia, spossatezza e senso di stanchezza e debolezza generale;
– inappetenza e scarsa voglia di mangiare.
Solitamente i sintomi dell’infiammazione intestinale migliorano nell’arco di pochi giorni, ma nei casi più acuti possono prolungarsi fino a una decina di giorni.
È sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante per ogni caso di malessere, in modo da stabilire con certezza una diagnosi e quindi il metodo migliore di cura.
Per sapere di più sull’infiammazione intestinale e dello stomaco, leggi il nostro articolo e approfondisci le cause e le cure e qual è l’alimentazione migliore da seguire in caso di intestino infiammato
Fermenti lattici contro la diarrea
Utilizzati principalmente nella cura o riduzione della diarrea, svolgono un ruolo importante anche nella prevenzione sintomatologica della diarrea.
I fermenti lattici o anche probiotici, sono dei microorganismi vivi, capaci di ripristinare la flora batterica intestinale. La flora batterica è popolata da numerose specie ognuna con una propria funzione ma in particolari situazioni può essere colpita da disturbi, quali la diarrea, che ne alterano l’equilibrio.
I fermenti lattici servono proprio a ricondurre ad una situazione di “normalità” l’ecosistema intestinale, che nei casi di diarrea viene appunto alterato.
L’assunzione di fermenti lattici è uno dei rimedi maggiormente consigliati nei casi di diarrea da medici e farmacisti.
Rafforzando la flora intestinale, rinforzano anche le barriere immunitarie inibendo l’attacco di virus e batteri e sono di fondamentale importanza sia nei casi meno gravi di diarrea, che in quelli più gravi in cui è necessario intraprendere una cura antibiotica.
Quelli più comuni, amici del nostro intestino e utilizzati nei casi di diarrea sono il Lactobacillus o Bifidobacterium , ma se trovano svariati in commercio e in varie tipologie, capsule, fiale o tavolette masticabili.
Probiotici diversi dai prebiotici
Spesso e volentieri si fa molta confusione su questo argomento, cerchiamo allora di capire assieme le caratteristiche che distinguono i Probiotici dai Prebiotici
CHE COSA SONO – A COSA SERVONO?
Probioticimicrorganismi batterici vivi che aiutano la flora intestinale.Prebioticiil nutrimento dei probiotici che contribuisce al benessere dell’intestino.
DOVE SI TROVANO?
Probiotici in alimenti come: yogurt, formaggi e fermentati. E negli Integratori.
Prebiotici in alimenti come: frumento, banane, cipolla, fagioli, porri, cicoria, asparagi, carciofi, topinambur, avena e cibi ricchi in fibra. E negli integratori.
SIMBIOTICI: unione tra Prebiotici e Probiotici.
Come digerire bene
Ad ogni cambio di stagione anche una lieve sensazione di malessere viene e può perdurare per pochi giorni o qualche settimana, ma possiamo affrontarle e prevenirle in modo naturale. Come?
1. Consuma più frutta e verdura di stagione
3. Aumenta il consumo di grassi vegetali e fibre per nutrire il microbiota intestinale (attenzione nei casi di intestino irritabile)
4.Segui una dieta bilanciata.
In caso di carenza nutrizionale è importante integrare (sotto consiglio medico o del vostro nutrizionista):
Vitamine del gruppo B: aiutano il nostro corpo a trasformare il cibo in energia. Si trovano in verdure a foglia verde, uova, lievito di birra e pesce
.Vitamina D: importantissima per l’apparato scheletrico, immunitario e ormonale. Il nostro organismo produce vitamina D solo con l’esposizione solare ed è importante controllarla per valutarne una eventuale integrazione. Si trova in alcuni pesci grassi e nel pesce azzurro, nelle uova, nel fegato e in alcuni prodotti caseari grassi, come il burro.