Palestina e Israele uniti nella musica

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Pochi giorni fa il The Guardian ha riportato una bellissima storia di pace e fratellanza: nei territori palestinesi, dove tensioni e scontri sono all’ordine del giorno, grazie alla musica è nata una forte amicizia. I protagonisti sono i membri dell’affermato gruppo israeliano Orphaned Land e della band palestinese Khalas, che in autunno saranno impegnati in un tour europeo di diciotto tappe durante il quale si esibiranno fianco a fianco.

I membri delle due band, provenienti da realtà diverse e in conflitto, si sono incontrati per la prima volta durante una trasmissione radio, in quell’occasione si accorsero di avere molto in comune e avviarono un’intensa collaborazione artistica e umana.

Kobi Farthi, cantante degli Orphaned Land, e Abet Hathut, chitarrista dei Khalas, chiariscono come alla base del loro progetto ci sia un forte valore simbolico “Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo dare un esempio di come sia possibile la coesistenza. Dividere un palco e condividere un tour bus è più forte di mille parole. Mostreremo come due persone con background differenti che vivono in zone di conflitto possano esibirsi assieme.

I Khalas si sono distinti con il loro heavy metal nel panorama della musica palestinese e araba, Hathut spiega come la loro poesia sia sopratutto d’amore, emblema delle forti passioni umane, scelta artistica spesso incompresa “Solo per il fatto che siamo palestinesi la gente si aspetta che cantiamo solo dell’occupazione.

Interpretazione diametralmente opposta quella degli Orphaned Land, i loro testi sono fortemente ideologici e politici, con continui riferimenti alla pace e alla fratellanza.

In passato, forme di collaborazione tra artisti israeliani e palestinesi sono state boicottate da attivisti pro-Palestina, secondo i quali tali iniziative avrebbero legittimato la discriminazione del milione e mezzo di arabi che vivono in Israele da cittadini di serie B. Farhi si è mostrato irremovibile sulla questione “Sono un forte oppositore di ogni sorta di boicottaggio. L’obbiettivo dell’arte è quello di rappresentare l’armonia dove impera la disarmonia. La musica deve portare speranza.

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