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La frutta, soprattutto se si sceglie quella di stagione e di coltivazione biologica è un alimento talmente beneficioso per il nostro organismo che pesarla diventa inutile.
La scelta di mangiare frutta è una scelta sana, ogni volta che si mangiano questi prodotti naturali, crudi e colorati si sta facendo un regalo alla nostra salute.
La frutta riduce le infiammazioni ed apporta nutrienti preziosi al nostro organismo.
È ricca di minerali e vitamine che rimpiazzano bene le famose pillole e integratori di Sali e vitamine che si comprano in farmacia!! Perché integrare se li si può assumere naturalmente?
La frutta è poi una delle più importanti fonti di fibra che aiutano il benessere intestinale, favorendone il transito e contribuendo al buon mantenimento della flora batterica, il cosiddetto microbiota intestinale, le cui alterazioni sono il preludio di numerose patologie e disturbi metabolici.
La frutta infatti aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie quali quelle tumorali, troppo spesso presenti oggi nella nostra società.
L’assunzione di frutta fresca è poi quello che serve per attivare il nostro sistema immunitario, specie prima dei pasti principali, in modo da proteggerci da agenti patogeni esterni.
Un vero e proprio concentrato di salute, insomma!
Date dunque il via al consumo di frutta fresca senza troppo timori.

 

SAPPIAMO PRESERVARE LA VITAMINA C DURANTE LA COTTURA?

La famosa vitamina C di cui sentiamo spesso parlare per prevenire influenza e raffreddore, in realtà, ha altri ruoli nell’organismo oltre a garantire la funzionalità del sistema immunitario, infatti è un antiossidante, è coinvolta nella sintesi del collagene, permette l’assorbimento intestinale del ferro negli alimenti vegetali. Ma quando cuciniamo gli alimenti che contengono vitamina C, siamo in grado di non alterarne la concentrazione? Si tratta di una vitamina idrosolubile, quindi solubile in acqua, che viene degradata dalla luce, dal calore e dall’ossigeno.

Come fare a preservarne il contenuto negli alimenti? Innanzitutto, quando si decide di consumare frutta e verdura bisognerà tagliarle poco prima della cottura o del consumo, per evitare la degradazione da parte dell’ossigeno che si trova nell’aria; quando si lavano le verdure, bisognerà non lasciarle in acqua in ammollo per non permettere il passaggio della vitamina nell’acqua; evitare di fare la spremuta di agrumi e di lasciarla in frigorifero a lungo per non perdere il potere antiossidante; evitare come metodi di cottura la bollitura, la cottura al vapore e la cottura al forno, che determinano la perdita di elevate quantità di vitamina C.

Tipi di cottura

Quali sono, invece, i tipi di cottura da prediligere? La cottura in pentola a pressione, impiegando poca acqua ed avvenendo al riparo da luce e ossigeno limita la perdita della vitamina, anche perché il tempo di cottura è inferiore rispetto a quello della bollitura. Ancor meglio è la cottura sottovuoto, che utilizza basse temperature (inferiori a 100°) senza esporre il prodotto ad ossigeno ed acqua; infatti la vitamina C in questo tipo di cottura viene trattenuta fino al 98%. Ovviamente, quando si può, sarebbe meglio mangiare gli alimenti contenenti vitamina C crudi.

Mangiando cosa possiamo assumere vitamina C? I peperoni, i kiwi, il prezzemolo, il timo, il ribes nero, il cavolo verde, i broccoli, l’arancia, il limone, il mandarino, le fragole, la papaya e tanti altri alimenti.
Essendo venuti a conoscenza di queste piccole accortezze, non ci resta che sperimentare!

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