Franca Valeri, attrice dalla raffinata ironia

Franca Maria Norsa, nota al grande pubblico come Franca Valeri, è nata a Milano il 31 luglio 1920. Il matrimonio dei genitori, una famiglia borghese di Milano, è un matrimonio misto perché il padre è di religione ebraica mentre la madre è cattolica.

Quest’ultima proprio perché cattolica non era vista di buon occhio dai parenti del futuro marito. Ma con l’arrivo del fratello maggiore di Franca, la nonna paterna acconsentì al matrimonio.

Franca sceglie il suo nome d’arte in onore Paul Valéry, poeta francese per cui nutre una vera e propria passione. Sceglie quindi di chiamarsi Valeri.

Ma la scelta dell’attrice di cambiare il proprio cognome non è solo frutto della passione per il poeta. La decisione fu maturata anche a causa di un fallimento a teatro con la tragedia “Caterina di Dio”. La carriera di Franca Valeri, divenuta poi romana d’adozione è davvero eccezionale. Artista a tutto tondo, è stata non solo un’attrice formidabile, ma ha anche lavorato sceneggiatrice, regista e perfino autrice.

 La passione per il teatro

Franca passa la sua infanzia e adolescenza frequentando il teatro di prosa, ma nel corso degli anni si appassiona anche al teatro operistico musicale. Da ragazzina Franca trascorre gli inverni a Milano, mentre le estati le passa dividendosi tra Riccione e la Svizzera.

Le leggi razziali

Nel 1938, cosi come accadde a tutti gli ebrei italiani, anche la famiglia di Franca Valeri venne privata di alcuni dei diritti fondamentali, e la famiglia si vede costretta anche a rinunciare alle domestiche, a cui era molto affezionata. Ma il periodo davvero buio arriva nel 1943. Nel settembre di quell’anno, infatti, il padre ed il fratello di Franca trovano rifugio in Svizzera.

Invece Franca e la madre rimangono a Milano, e l’attrice riesce a scampare alla deportazione grazie ad un impiegato dell’anagrafe che le rilascia una carta d’identità falsa. Grazie a questo prezioso documento, Franca diventa la figlia illegittima di Cecilia Pernetta di Pavia.

La carriera teatrale

La passione di Franca per il teatro, la porta a recitare nelle caricature già prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale. Nel periodo adolescenziale, infatti, Franca amava andare in scena, in compagnia delle amiche in una specie di teatrino dedicato solamente ad amici e parenti. Ed è proprio in questo ambito che nasce il personaggio della signorina snob, poi battezzato cosi alla radio.

Nasce anche Cesira la Manicure, che era un personaggio che criticava con molta sagacia ed ironia i comportamenti tettati dall’ipocrisia, che spesso venivano adottati dalla borghesia milanese. Altro personaggio che vede la luce durante quegli anni è la Signora Cecioni una romana che sta sempre al telefono con la madre.

Nel 1942 Franca Valeri entra a far parte della compagnia del Teatro dei Gobbi, che torna in Italia dopo aver fatto molto successo a Parigi. Qualche anno dopo, nel 1946 riesce anche ad entrare al teatro Rivista, e qui inizia una sfolgorante carriera che la porterà successivamente ad essere un’attrice famosissima del cinema italiano; tanto da lavorare con Totò, Alberto Sordi e Sophia Loren.

L’esordio teatrale di Franca Valeri avviene nel 1947 con il personaggio Lea Lebowitz, un’ebrea innamorata del rabbino. Nel 1948 Franca Valeri si avvicina anche al teatro di prosa dove recita in Caterina Da Siena di Giovanni Testori.

Parigi

Nel 1949 la compagnia del Teatro dei Gobbi allora formata Luciano Salce, Vittorio Caprioli e Franca Valeri, si trasferisce a Parigi dove porta in scena Carnet de notes n. 1 e Carnet de notes n. 2. Queste due opere promuovevano alcune scenette satiriche sulla società contemporanea. La particolarità di questo spettacolo, è che essi vengono rappresentati senza l’utilizzo di scene o costumi.

La compagnia decide infatti di utilizzare una formula teatrale che non prevede nessun tipo di travestimento. Per questo gli attori non indossano nessun costume che li aiuti a caratterizzare i vari personaggi, ma al contrario si mostrano al naturale. In questo modo i personaggi diventano un’invenzione del momento, come se scaturissero dal cappello di un prestigiatore.

A Parigi, la compagnia si esibisce in un piccolo teatro che si trova nel quartiere latino, proprio vicino al teatro dei Pitöeff. La compagnia condivide la serata con un’altra coppia di artisti Raymond Devos e Marcel Marceau.

Franca Valeri autrice

La carriera teatrale di Franca Valeri riprende poi nel 1999, quando partecipa ad Alcool, una simpatica commedia sulla decadenza dell’alta borghesia.  Le 2006 recita invece in Le Bonnes. Oltre ad essere una bravissima attrice di commedie teatrali, Franca Valeri un’autrice sempre dello stesso genere teatrale, come per esempio Lina e il cavaliereMeno storieTosca e altre due e Le Catacombe.

La carriera cinematografica

Negli anni cinquanta Franca Valeri intraprende anche la carriera cinematografica. Il suo esordio avviene assieme a Federico Fellini, nel film Luci del Varietà. Qui l’attrice interpreta il ruolo di una coreografa ungherese. Successivamente la Valeri prenderà parte ad una serie di commedie, dove spesso recita al fianco di Alberto Sordi e Totò. Tra queste ricordiamo Totò a colori (1952), Piccola posta (1955), Il segno di Venere (1955), Il bigamo (1956), Arrangiatevi! (1959), Il vedovo (1959).

Negli anni sessanta viene diretta da Vittorio Caprioli, suo marito di allora dove recita in alcune commedie a colori. In alcune di queste commedie, la Valeri è anche coautrice della sceneggiatura come per esempio: Leoni al sole (1961), Parigi o cara (1962) e Scusi, facciamo l’amore? (1968).

Gli ultimi lavori cinematografici a cui la Valeri prende parte risalgono al periodo tra gli anni settanta e ottanta. Infatti in questo periodo appare in alcuni film di minore importanza, che fanno parte degli ultimi sprazzi del genere della commedia all’italiana.

Tra le tante a cui l’attrice ha partecipato ricordiamo: Basta guardarla di Luciano Salce (1970), Ettore lo fusto (1972), Ultimo tango a Zagarol (1973), La signora gioca bene a scopa? (1974)

La carriera cinematografica di Franca Valeri, è caratterizzata dal fatto che spesso le sono stati assegnati ruoli da “bruttina”, sfortunata e anche zitella. I suoi personaggi, infatti, erano sempre alla ricerca di un uomo. L’uomo di turno però finiva sempre per preferire a lei l’amica di turno che era più carina di lei. Tra i personaggi che rispettano questo schema, ricordiamo per l’appunto la coreografa, signora snob, o la prostituta. Questo ultimo personaggio appare nel film Arrangiatevi, dove recitava assieme a Vittorio Caprioli.

Nei film in cui recita assieme ad Alberto Sordi, invece, L’attrice interpreta ruoli un po’ più importanti, soprattutto in film come Piccola posta o Il vedovo.

Purtroppo i film dove la Valeri recita nella veste di protagonista sono davvero pochi. La maggior parte di questi ruoli sono scritti apposta per lei proprio da Caprioli. In Parigi o cara per esempio, il personaggio di Delia Nesti, ha il compito di reggere da sola l’intera costruzione del film, che è contornato da personaggi di secondo piano.

Nell’ambito cinematografico la Valeri non ha fatto anche l’attrice, ma si è anche dedicata al doppiaggio. Il suo doppiaggio più famoso è stato quello è stato quello dell’attrice francese Simone Signoret nel film Confetti al pepe nel 1963. Dopo questa esperienza, l’attrice torna a doppiare solo nel 2001, quando doppia uno dei personaggi del film Disney Atlantis-L’impero perduto.

Carriera televisiva

Franca Valeri è di certo stata una delle colonne portanti del varietà in televisione. Il suo successo nel mondo televisivo parte dagli anni sessanta in poi, quando viene diretta spesso da Antonio Falqui in trasmissioni del calibro de Le Divine, Studio Uno e Sabato Sera. Queste ultime due trasmissione sono state condotte proprio da Antonello Falqui e Mina.

Negli anni settanta inizia un periodo di successo nel campo degli sceneggiati televisivi. La Rai da molto spazio a questo genere e Franca Valeri comincia proprio a recitare in questi.

Nel 1974, l’attrice scrive ed interpreta una miniserie in 4 puntate dal titolo Si, Vendetta… Sempre nello stesso anno, la Valeria prende anche parte allo sceneggiato Nel mondo di Alice, qui recita accanto a Milena Vukotic.

Nel 1978 Franca Valeri si improvvisa anche conduttrice durante uno speciale del programma Bistecca, insalatina. Qui Franca va ad intervistare diversi personaggi celebri sul tema delle diete dimagranti e dell’alimentazione.

Nel 1982 torna a far parte del mondo del varietà, e partecipa alla trasmissione Due di tutto. Dopo questa apparizione la Valeri si allontana dalla televisione per circa dieci anni, e ritorna solo nel 1993 quando partecipa alla trasmissione Magazine 3. Due anni dopo invece torna a recitare nelle fiction, partecipa infatti alla sit-com Norma e Felice accanto a Gino Bramieri.

Negli anni successivi partecipa anche ad altre fiction come ad esempio Caro Maestro, dove rimane nel cast per ben 2 stagioni.

Nel 1999, partecipa invece ad alcune puntate della fiction Linda e il Brigadiere assieme a Nino Manfredi. Sempre nello stesso anno partecipa al varietà La posta del cuore, e qui riposta in scena il mitico personaggio della “Sora Cecioni”. Nel 2000 invece recita nella miniserie TV Come quando fuori piove. Mentre l’anno successivo fa parte del cast di Compagni di scuola.

Vita privata

Franca Valeri è stata sposata con Vittorio Caprioli. I sue si conobbero negli anni Quaranta, nel periodo in cui l’attrice recitava i suoi caratteristici monologhi a Parigi. La coppia si sposò poi a Ventimiglia nel 1960. Dopo la fine del matrimonio con Caprioli, Franca successivamente fu legata per circa dieci anni al direttore d’orchestra Maurizio Rinaldi, scomparso nel 1995.

Franca Valeri, inoltre è la madre adottiva della cantante lirica Stefania Bonfadelli.

Nel 2011 l’Università degli studi di Milano conferisce a Franca Valeri una Laurea ad Honorem in Scienze dello spettacolo. Nello stesso anno poi sostiene l’occupazione della Sala Arrigoni a Roma, assieme anche a Sabrina Guzzanti. Interviene anche al teatro Valle durante l’occupazione.

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