L’impianto avviene 6‐7 giorni dopo la fecondazione, si esplica in 3 fasi(apposizione, adesione ed invasione) e si completa intorno al 13° giorno. Dapprima, infatti, la blastocisti (allo stadio di circa 180 cellule) aderisce alla mucosa uterina e poi inizia ad erodere l’epitelio, per portarsi nella sottostante tonaca propria, dove viene a contatto con i vasi.

Apposizione , Adesione ed Invasione

Dunque, le 3 fasi sono:
Apposizione: la blastocisti, liberatasi dalla zona pellucida, si orienta longitudinalmente lungo la parete uterina finché le cellule polari del trofoblasto, adiacenti alla massa embrionale interna, sviluppano dei microvilli che iniziano una lieve e reversibile connessione alle cellule endometriali
Adesione: una volta attaccata, la blastocisti aderisce all’endometrio recettivo. L’adesione della blastocisti dà l’avvio alla trasformazione delle cellule endometriali in cellule deciduali, all’aumento localizzato della permeabilità uterina ed alla dilatazione capillare attorno alla sede di impianto.
Invasione: indica il coinvolgimento dei vasi e l’inizio della decidualizzazione. Infatti, poiché non possiede vasi, la blastocisti tende ad andare verso i vasi (emotropismo). Questa invasione, che può risultare addirittura erosiva, deve essere, tuttavia, bloccata: tale blocco è operato proprio dalla
formazione della decidua (se, infatti, l’endometrio uterino non si trasformasse in decidua,
l’invasione non sarebbe bloccata)
È opportuna notare che la blastocisti si impianta lì dove si trova; così si spiegano, dunque, varie gravidanze extrauterine: ad esempio, fattori flogistico‐fibrotici della tuba possono rallentare il percorso, cosicché dopo
6‐7 giorni dalla fecondazione la blastocisti si trova ancora nella tuba. In alternativa, piuttosto che procedere
in senso latero‐mediale, può procedere in senso latero‐laterale, giungendo all’ovaio od al peritoneo,struttura nelle quali, in tali casi, viene ad impiantarsi.

Tube di falloppio

In sostanza, oltre all’ovvia importanza dell’utero per un corretto impianto, è opportuno ricordare la primaria importanza anche della motilità tubarica.
La possibilità di impianto della blastocisti è limitata ai giorni 20‐24 del ciclo (finestra di impianto) ed è mediata dall’interazione dei recettori del sito d’impianto con quelli della blastocisti.
Lo sviluppo di un endometrio recettivo, infatti, dipende dalla produzione di estradiolo e progesterone da parte del corpo luteo: per un efficace impianto, infatti, la blastocisti deve trovare una reazione deciduale idonea‐ideale. Pertanto, in caso di fecondazione assistita in donne in menopausa, è necessario un idoneo trattamento ormonale al fine di rendere l’utero idoneo all’impianto: infatti, sebbene con la menopausa l’ovaio non sia più funzionante, l’utero, se opportunamente e correttamente stimolato, può essere ancora funzionale.
Inoltre, la “pillola del giorno dopo” agisce proprio sull’endometrio, rendendolo, tramite un’eccessiva stimolazione ormonale, inadeguato all’impianto.
Ancora, si ricorda come la fase luteinica sia costante (14 giorni: sono la fase follicolare e quella preovulatoria a variare): pertanto, in presenza di fase luteinica prolungata vi sono due possibilità, una gravidanza od una patologia che determina iperproduzione ormonale (cisti, tumori).
Anomalie d’impianto possono dipendere, infine, oltre che da anomalie tubariche, da anomalie uterine: ad esempio, in caso di mioma uterina, la blastocisti, piuttosto che impiantarsi come di norma sulla faccia posteriore o sul fondo dell’utero, si impianto in zone non interessate dal mioma (ad esempio, impianti bassi).

Come rimanere incinta utilizzando i giusti accorgimenti

Tutti però abbiamo sentito di coppie che, pur provandoci, non sono riuscite (mentre altre non volendo figli e usando anche tutte le precauzioni del caso, si son trovate a fare i conti con un frugoletto).
Ma dato che una gravidanzanon è solo una questione di fortuna o sfortuna ecco ciò che vi serve sapere per capire come rimanere incinta

  1. Se si stava utilizzando la pillola contraccettiva aspettare almeno tre mesi prima di provare a rimanere incinta e parlarne con il proprioginecologo. Questo perchè si potrebbe avere un eccesso di ovuli (quindi rischio di gravidanza plurigemellre con alto rischio di aborti spontanei e malformazioni) come aver bisogno di tempo perchè ricominci l’ovulazione
  2. Imparare a capire quali sono i giorni fertiliCi sono diversi metodi. Il semplice calcolo dei giorni fertili (metodo Ogino-Knaus), l’osservazione del muco cervicale o Metodo Billings (quando è più vischioso e filante l’ovulazione è in atto), il calcolo della temperatura basale è un sistema molto efficace ma richiede una cerca costanza ed almeno un mese di misurazioni e gli infallibili  stick di ovulazione.
  3. Cercare di avere rapporti sessuali a partire da tre giorni prima l’inizio del periodo fertile. La sopravvivenza degli spermatozoi nel corpo femminile è infatti di circa 3 giorni.
  4. Non avete frequenti rapporti sessuali: contrariamente a quello che si potrebbe pensare questo non fa che diminuire il numero e la motilità degli spermatozoi. Uno al giorno (se c’è la voglia) o uno ogni tre giorni basteranno.
  5. Tanti orgasmi: maggiore è il piacere che la donna prova nel rapporto sessuale e più le contrazioni interne spingeranno il seme verso l’utero. Essere ottimi amanti aumenta la probabilità di procreare. E visto che la sopravvivenza degli spermatozoi è di tre giorni dateci sotto con il petting anche quando non avete un rapporto completo
  6. Interrompere la dieta: In un “periodo di carestia” il corpo di una donna può decidere che non c’è abbastanza cibo per sostenere una gravidanza. Dato che un eccesso di peso (parliamo di obesità) mette a rischio diabete meglio rientrare nel peso consigliabile e poi iniziare i tentativi dopo un mese o due di alimentazione normale
  7. Niente alcoolcaffè, alcool e tabacco (ma soprattutto l’alcool) hanno un effetto negativo sulla fertilità, soprattutto sugli spermatozoi. Non c’è niente da se volete essere virili e prolifici vi tocca uno stile di vita sano. Per lo stesso motivo  niente droghe di nessun tipo.
  8. No agli eccessi di zucchero: picchi di glicemia e conseguenti picchi di insulina si sposano male con la fertilità. Meglio limitare i dolci ed icarboidrati semplici alla prima colazione ed al pranzo evitandoli la sera quando l’insulina rimarrebbe in circolo tutta la notte. Ricordate che anche la frutta contiene zucchero (il fruttosio) e lo stesso dicasi per i legumi. Potendo scegliere optate per pane e pasta integralipatate (contrariamente a ciò che si pensa in una dieta a basso contenuto di zuccheri l’alternativa a 40 grammi di pane sono 180 di patate o 40 di legumi secchi), sostituite i carboidrati coi legumi a cena e, ovviamente, niente alcool se avete già mangiato dolci (l’alcool è uno zucchero a rapido assorbimento, triste ma vero). Non inventatevi diete iperproteiche o improbabili combinazioni, l’importante è evitare di ingozzarsi con 1kg di frutta o 200 grammi di pasta a cena più birra e dolcetto. Nel dubbio ricorrere ad un nutrizionista o un endocrinologo.

Alcuni accorgimenti

  1. No allo stress: la tensione e l’attesa sono nemici naturali dellafertilità. Tenete presente che il tempo oltre il quale è lecito iniziare a preoccuparsi è un anno. Non a caso molti bambini vengono concepiti durante le vacanze. 
  2. Niente pantaloni stretti e tessuti sintetici per lui: il surriscaldamento dei testicoli decima gli spermatozoi. Infatti una delle cause più comuni di infertilità maschile (facilmente individuabile e risolvibile) è il varicocele (una dilatazione dei vasi sanguigni testicolari che surriscalda l’ambiente dove vengono prodotti gli spermatozoi).
  3. Scegliete i lubrificanti: oltre al fatto che molti contengono dello spermicida i lubrificanti base acquosa abbassano notevolmente la possibilità di una gravidanza.  Anche saliva e olio d’oliva rallentano gli spermatozoi. Se non ne volete fare a meno (leggasi la necessità di tanti orgasmi) meglio chiedere al proprio ginecologo un consiglio su quelli siano i più adatti.
  4. Prediligete la bella stazione: La fertilità maschile non è uguale durante tutto l’anno. L’uomo  produce un numero maggiore di spermatozoi all’inizio della primavera e alla fine dell’autunno. Il periodo in cui sono più attivi è la fine dell’estate e all’inizio dell’autunno. Il periodo ideale per una romantica vacanza.

Se dopo un anno l’agognato erede non dovesse arrivare niente paura, potrebbe essere un problema da nulla, facilmente risolvibile rivolgendosi ad un bravo specialista.

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