Flamigni sull’eterologa: “Servono più ovociti”

La Conferenza delle Regioni e delle Province ha recentemente varato un accordo per uniformare in tutta Italia le procedure della fecondazione eterologa, in modo tale da colmare il vuoto legislativo che si era venuto a creare in seguito alla dichiarazione di incostituzionalità della legge 40 del 2004, norma che regolamentava tale pratica.

Ma Carlo Flamigni, uno dei primi medici in Italia ad eseguire la fecondazione eterologa negli ospedali pubblici, esprime più di una perplessità in merito “Hanno provato in tutti i modi a rendere difficile l’attuazione della sentenza, prevedendo inutili esami per il prelievo degli ovociti, test che non fanno neppure all’estero, impedendo così di utilizzare le scorte che avevamo in Italia e quelli delle banche straniere”, ha dichiarato nel corso di un’intervista a Repubblica.

Il problema principale, spiega Flamigni, è la scarsa disponibilità di ovociti “In Italia hanno fatto di tutto per scoraggiare la donazione di gameti. La donazione nella migliore delle ipotesi viene ignorata invece che promossa e inoltre a chi dona andrebbe almeno riconosciuta una somma per i giorni di mancato lavoro.”

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