L’ernia iatale è una patologia generata dal passaggio di una porzione dello stomaco al torace.

Il tutto avviene tramite un foro localizzato nel diaframma e può colpire tantissime persone. In Italia infatti, sembrerebbe colpire almeno il 10% della popolazione.

Tuttavia, pur essendo molto frequente, non va di certo sottovalutata. Ma quali sono le cause scatenanti, i sintomi e la cura per l’ernia iatale?

Scopriamo le caratteristiche nel dettaglio!

Ernia iatale tipologie

In primis, bisogna specificare che non esiste un’unica tipologia di ernia iatale.

Di conseguenza, tale patologia si può classificare in tre categorie: ernia da scivolamento, ernia da arrotolamento ed ernia mista.

Andando nello specifico, l’ernia da scivolamento è certamente la più nota in assoluto. Essa consiste nel passaggio di una parte di stomaco al torace, attraverso una spinta verso l’alto che porta a ciò che chiamiamo comunemente reflusso.

Invece, l’ernia da arrotolamento (detta anche paraesofagea) è molto rara ed allo stesso tempo più complessa. Questo perché l’unione tra stomaco ed esofago resta nella sua zona originaria, invece il fondo dello stomaco va verso il torace.

Di conseguenza, c’è il rischio che si comprometta l’apporto di sangue nell’organo, per via di uno strozzamento dell’ernia.

Infine, quella mista presenta entrambe le caratteristiche delle tipologie precedentemente citate.

Ernia iatale cause

Cosa può portare all’insorgimento dell’ernia iatale?

Le cause di tale patologie possono essere svariate.

In primis, c’è la questione età. Infatti, basandosi su una serie di statistiche, l’ernia iatale risulta essere molto diffusa nelle persone anziane (specialmente negli over 75).

Questo perché si va incontro ad un vero e proprio deterioramento organico che porta alla modifica della giunzione (in termini di elasticità).

Pertanto, si crea un’alterazione riguardante il processo di deglutizione, scatenando l’ernia.

Tuttavia, tra gli altri fattori scatenanti dell’ernia iatale c’è la questione peso. Infatti, tutti coloro che sono in sovrappeso o obesi, hanno maggior rischio di contrarla.

Inoltre, non si sa per quale motivo (forse per una questione di conformazione fisica o ormonale), le donne sembrerebbero esserne più colpite.

Insomma, non esiste una causa universale. In altri casi, l’ernia iatale può subentrare anche a seguito di:

  • Aumento della pressione addominale
  • Utilizzo perenne di abiti eccessivamente stretti
  • Trauma addominale
  • Gravidanza
  • Tosse cronica
  • Fumo e alcol
  • Predisposizione fisica

E tanto altro ancora…

Ernia iatale sintomi

A questo punto ci si chiede: in che modo è possibile riconoscere tale patologia?

Solitamente, l’ernia iatale presenta uno o più dei seguenti sintomi:

  • Sensazione di acidità o amaro in bocca
  • Dolori intensi al torace
  • Bruciore nella zona dello sterno
  • Raucedine
  • Intensa salivazione
  • Acidi rigurgiti

La loro entità può variare a seconda del caso specifico e peggiorare se dovesse esserci una non curanza.

Ad esempio, se si dovesse soffrire di questo problema, è preferibile dormire in posizione supina o laterale ed evitare quella prona.

Infatti, restare tanto tempo a pancia in giù o con la zona addominale compressa, può influire negativamente.

Ernia iatale diagnosi

Nel momento in cui dovessero presentarsi i sintomi precedentemente citati, è preferibile rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Questo perché trascurando il tutto, potrebbe aumentare il rischio di contrarre anemia, ulcera allo stomaco, perdite di sangue anomale, vomito, difficoltà respiratorie o addirittura infarto (raramente).

Pertanto, bisogna effettuare una diagnosi repentina così da comprendere al meglio tutte le cause scatenanti. Essa consiste in una serie di esami, come ad esempio la radiografia o l’endoscopia.

Così facendo, si avrà modo di analizzare nel dettaglio lo stato di salute del tratto digerente e dunque: l’esofago, lo stomaco e il duodeno (ossia la parte superiore dell’intestino tenue).

Inoltre, sarà possibile studiare il pH esofageo del paziente, così da capire se il reflusso sia il risultato di un’ernia iatale.

Ernia iatale cura

Una volta assodata la patologia, si potrà procedere con il trattamento vero e proprio.

La cura dell’ernia iatale non è uguale per tutti e varia a seconda del caso specifico. Di conseguenza, si avrà modo di procedere con una delle seguenti alternative:

  • Dieta specifica
  • Trattamento farmacologico
  • Intervento chirurgico

Dieta da seguire

Solitamente, l’ernia iatale si può curare con dei semplici accorgimenti riguardanti l’alimentazione.

Chiaramente, essa varia in base al soggetto specifico (a livello di peso, allergie, intolleranze, patologie e via dicendo).

Tuttavia, in linea generale possiamo dire che per ridurre la sintomatologia, risulta fondamentale limitare il consumo di:

  • Caffè (massimo una tazzina al giorno)
  • Alcolici e superalcolici
  • Agrumi (arance, limoni ecc)
  • Cibi piccanti (peperoncino e altre spezie)
  • Dolci o alimenti eccessivamente salati

Così facendo, si avrà la possibilità di contrastare l’acidità gastrica. Inoltre, si consiglia di:

  • Bere molta acqua (almeno due litri al giorno)
  • Non abusare di farmaci
  • Evitare le abbuffate
  • Ridurre il consumo di cibi grassi
  • Non fumare
  • Evitare gli abiti stretti
  • Perdere i kg in eccesso
  • Non effettuare grossi sforzi fisici

Infine, è preferibile restare in piedi dopo i pasti e non stendersi sul letto. In questo modo potrete facilitare il processo di digestione.

Trattamento farmacologico

Come vi abbiamo già accennato in precedenza, tra le possibili cure per l’ernia iatale c’è quella basata sul trattamento farmacologico.

Pertanto, c’è chi si fa prescrivere una serie di farmaci, in grado di agire sulla zona dell’esofago. Il loro compito, sarà quello di proteggere lo stomaco, le mucose e i tessuti interni, così da contrastare il reflusso gastrico.

Anche in questo caso, la tipologia di farmaco varia a seconda del caso specifico. Pertanto, si sconsiglia di procedere autonomamente con la cura ma di consultare sempre il medico.

Ernia iatale intervento

Infine, nei casi più gravi di ernia iatale, bisognerà sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Ciò accade nel momento in cui la dieta specifica e il trattamento farmacologico non dovessero risultare efficaci. Oppure, quando attraverso la diagnosi approfondita, emerge una situazione difficile da curare.

Come potete ben immaginare, l’operazione è mirata alla correzione del tratto esofageo.

Di conseguenza, si prende la porzione di stomaco fuoriuscita e la si riporta allo stato originario. Si tratta di una procedura non eccessivamente invasiva.

Pertanto, si effettueranno delle mini incisioni sull’addome e si inseriranno degli strumenti specifici per l’ernia iatale e tante altre patologie (ad esempio per l’appendicite o per i calcoli renali).

Ovviamente, si tratta di un intervento delicato.

Proprio per tale motivo, sarà molto importante scegliere con cura il chirurgo di riferimento, altrimenti si potrebbe andare incontro ad una recidiva o altre complicazioni.

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