linguaggio donne

Spesso la gente tende a confondere i concetti di ecolalia e palilalia.

Pur facendo entrambe parte del mondo del parlato, non sono affatto la stessa cosa. Proprio per tale motivo, oggi ve le presentiamo entrambe nello specifico, facendo riferimento ad alcuni contesti.

Ecolalia cos’è

Il termine ecolalia fa riferimento ad un disturbo del linguaggio basato sul nel ripetere frasi proprie o di altre persone.

Il tutto avviene in maniera involontaria, come se fosse un vero e proprio eco. Tuttavia, non si parla necessariamente della ripetizione di interi periodi ma anche di singole parole. Stando ad una serie di statistiche, l’ecolalia sembrerebbe essere molto presente nelle persone autistiche (superando il 70% dei casi).

Allo stesso tempo, è un disturbo che compare spesso in chi è affetto da:

In termini di età, l’ecolalia è abbastanza frequente nei bambini. Questo perché hanno forte un condizionamento sociale, specialmente dal punto di vista linguistico. Infatti, durante la tenera età tendono ad apprendere vocaboli da parenti, insegnanti e coetanei.

Di conseguenza, vanno incontro al processo di imitazione. Nel momento in cui si presenta senza volerlo, l’ecolalia si definisce un tic.

Palilalia cos’è

Il concetto di palilalia invece, è molto più complesso.

Pur essendo anch’esso un disturbo del linguaggio, non c’entra granché con l’ecolalia.

In linea generale, la palilalia consiste nella ripetizione (involontaria) di frasi, parole o sillabi. Ma andando nello specifico, influisce sulla formulazione di frasi di senso compiuto.

Questo disturbo fu scoperto dopo l’ecolalia. Tanto che all’inizio, si pensava che fossero la stessa cosa. In realtà, tutte le teorie in merito sono andate incontro ad una rivisitazione totale.

Infatti, in termini di classificazione, la palilalia si considera un’afasia che non porta a problemi nei discorsi interni. Ciò significa che l’individuo non ha difficoltà nel formulare mentalmente un concetto. Il problema diventa poi esternarlo (un po’ come le balbuzie per intenderci). Tuttavia, si distingue da quest’ultimo disturbo perché non include i suoni.

Infatti, si tratta di un problema del parlato in automatico, in riferimento ad attività semplici quotidiane (vale a dire la risposta a semplici domande).

Palilalia chi colpisce

A differenza dell’ecolalia, la palilalia è diffusa anche negli adulti.

Infatti, oltre a colpire con facilità gli affetti dalla sindrome di Touette, può includere i soggetti con malattie neurodegenerative. Questo è il caso tipico di chi va incontro ad una paralisi progressiva o al classico morbo di Alzheimer.

Ma non è tutto, a volte può subentrare anche in coloro che soffrono di malattie genetiche. Pertanto, si insedia in particolari zone del cervello, anche a seguito di alcuni traumi.

Ricapitolando, la palilalia si basa sulla ripetizione di parole o frasi di chi parla. Spesso, il numero delle ripetizioni è del tutto variabile. Può capitare che la persona dica più volte la stessa parola come se fosse una sillaba, per poi aggiungerci una frase o viceversa. Insomma, una situazione abbastanza complessa.

Palilalia caratteristiche

Gli esperti hanno condotto numerose ricerche sul fenomeno della palilalia.

Ad esempio, nel 2007 Van Borsel ed altri studiosi si sono occupati delle caratteristiche acustiche del disturbo. Il protagonista di questo esperimento fu un uomo di 60 anni a cui era stato diagnosticato il morbo di Parkinson.

Egli era cambiato, non soltanto dal punto di vista dell’atteggiamento ma anche nella postura, nella scrittura e nel parlato. Infatti, tendeva a ripetere spesso frasi e parole, non riuscendo a formulare discorso di senso compiuto (anche se nella sua testa fosse presente). Di conseguenza, arrivarono alla conclusione che il soggetto fosse affetto da palilalia marcata.

Così, hanno deciso di sottoporlo ad una serie di tecniche di stimolazione, volte alla riduzione del disturbo. E stando all’analisi, l’individuo effettuava ripetizioni che duravano da 1 minuto 33 secondi a 2 minuti 28 secondi, che andavano da 1 a 32 ripetizioni su alcune parole. Inoltre, le pause erano presenti tra ogni ripetizione, compresa tra 0,1 e 0,7 secondi.

Van Borsel e il suo team arrivarono ad una conclusione: non c’era un modello ben preciso che seguisse. Ciò significa che era difficile riuscire a capire con esattezza su quale settore intervenire (durata delle parole, delle ripetizioni e così via).

Palilalia esperimenti

Ma non è tutto. Gli studiosi Tyrone e Moll si sono occupati della palilalia anche nel contesto di linguaggio dei segni e forma scritta. Così, hanno esaminato un soggetto di 79 anni che mostrava anomalie nell’apporre la propria firma. Egli aveva imparato il linguaggio dei segni britannica all’età di sette anni e aveva sviluppato la debolezza del lato sinistro e disfagia all’età di 77 anni.

Da quel momento, aveva iniziato a manifestare dei movimenti involontari e addirittura ripetizioni nella sua firma. Pertanto, Tyrone e Moll constatarono che l’individuo fosse affetto da palialia in natura, manifestandolo attraverso lo scritto.

Palilalia cause

A questo punto ci si chiede: quali sono le cause della palilalia?

Fornire una risposta ben precisa a tale quesito non è semplice. Come vi abbiamo già detto in precedenza, è un disturbo principalmente diffuso in soggetti affetti da:

  • Sindrome di Tourette
  • Malattie neurodegenerative (ad esempio Alzheimer)
  • Paralisi progressiva
  • Malattie genetiche
  • Sindrome di Prader-Willi
  • Sindrome di Asperger
  • Autismo
  • Logoclonia

E tanto altro ancora…

Insomma, come potete ben vedere, i disturbi del linguaggio sono un mondo vastissimo.

In linea generale, si tende spesso ad accomunare ecolalia e palilalia. Oppure credere che siano tutte balbuzie: niente di più sbagliato. Per fortuna, grazie a svariati studi ed esperimenti, si sta avendo modo di scoprire molte più sfaccettature del corpo umano ma soprattutto della sua psiche.

Bisogna infatti tenere a mente non soltanto le patologie fisiche ma anche tutte le cause psicologiche che scatenano la palilalia. E’ un campo su cui non si finisce mai di scoprire cose nuove. Ciò ci fa ben intendere che in futuro la palilalia potrebbe a sua volta suddividersi in ulteriori disturbi (ancora ignoti).

Tuttavia, nel caso in cui la tematica dovesse appassionarvi particolarmente, vi consigliamo di dare uno sguardo ai video sul web. In alternativa, potreste acquistare un libro sui disturbi del linguaggio. In commercio se ne trovano tantissimi, anche specifici per ecolalia e palilalia, balbuzie e altri fenomeni diffusi sia nei bambini che negli adulti.

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