L’ecografia pelvica è un esame strumentale, poco invasivo e del tutto indolore a cui ogni donna dovrebbe sottoporsi. Viene effettuato nella parte superiore dell’addome della paziente.

Prima di effettuarlo si deve fare un’adeguata preparazione, che equivale in questo caso ad una pulizia intestinale con clisma la sera precedente all’ecografia e un abbondante riempimento vescicale al momento dell’esame. Si tratta di un’esame di grande supporto alla visita ginecologica ma non la può di certo sostituire. Si esegue per studiare l’apparato riproduttivo e può essere fatta sempre: dal periodo neonatale fino alla menopausa.

L’esame si può eseguire in qualsiasi giorno del ciclo mestruale, anche se in alcune occasioni è utile fare l’esame in giorni precisi prestabiliti (dal terzo all’ottavo per lo studio delle ovaie, seconda metà del ciclo per lo studio della cavità uterina).

L’ecografia pelvica trans-addominale permette uno studio accurato della morfologia uterina e delle sue dimensioni, cosi da poter individuare in tempo importanti patologie dell’apparato riproduttivo femminile come fibromi uterini, polipi ed adenomiosi, ma anche cisti o tumori ovarici e gravidanze extrauterine.

Malattia infiammatoria pelvica

Un tempo si chiamava metrite, termine ormai obsoleto, utilizzato in ambito veterinario. Questa infezione dell’utero si verifica accompagnata da dolore al basso ventre e alla pelvi. Da qui infiammazione pelvica, associata a perdite vaginali di cattivo odore.

Porta debolezza e dolore durante i rapporti sessuali, lombalgia e in alcuni casi febbre, inappetenza e vomito. L’intervento per questo tipo di infezione deve essere rapido. Un’infiammazione trascurata o non curata bene può portare all’infertilità.

Quindi, meglio agire in tempo anche se è raro che l’infezione decorra in modo asintomatico. L’origine è quasi sempre infettiva, legata quasi sempre ad insulti batterici, sostenuti da agenti infettivi sessualmente trasmessi.

Solo raramente è espressione di infezioni extra genitali,  come ad esempio appendicite o tubercolosi. La terapia è piuttosto semplice ed è esclusivamente antibiotica.

I farmaci prescritti vengono somministrati per via endovenosa, per 2 o 3 settimane.  Necessaria l’astensione totale dai rapporti sessuali durante la terapia.

Infertilità è l’impossibilità di arrivare al concepimento

Ci state provando e riprovando ma niente? Quello di avere un bambio è il desiderio di molti innamorati. Il bambino è la coronazione del matrimio e sognare un birbante che corre in casa e dispensa sorrisi è quello che molti giovani auspicano.

Cosa succede però quando il figlio tarda ad arrivare? Molte possono essere le cause ma è anche  possibile che vi sia infertilità di coppia.

Una gravidanza arriva a termine se le ovaie femminili sono in grado di produrre l’ovulo e se l’uomo è in grado di eiaculare.

Le cause di infertilità possono essere sia di origine maschile che femminile.

Tra quelle più frequenti, vi è la difficoltà tra gli uomini nel riuscire a produrre spermatozoi a sufficienza.

Per quanto riguarda le cause femminili,  una delle più comuni riguarda l’utero che potrebbe non essere pronto o potrebbe avere problemi alla parete.

Stress e infertilità

Sia nell’uomo che nella donna, comunque anche stress o altri problemi di salute possono avere la loro parte.

Ci sono vari modi per risolvere i problemi di fertilità: con i farmaci, chirurgicamente rendendo funzionanti gli organi riproduttivi o artificialmente attraverso l’iniezioni di liquido seminale.

Al di là delle complicazioni specifiche e problemi personale, lo stile di vita sano resta comunque un terreno importante per la fertilità.

Incidono negativamente sull’organismo l’uso di droghe o alcool e le dieta scorrette e non equilibrate.

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