Pressione Alta. L’esame ecodoppler mira alla prevenzione dell’ostruzione delle carotidi

Quest’ultime sono dei vasi sanguigni, situati ai lati del collo. Il loro compito è fondamentale, poiché consentono di trasportare il sangue (ma soprattutto l’ossigeno) al nostro cervello, attraverso le arterie. Sono di vitale importanza: proprio per tale motivo, necessitano un corretto funzionamento. 

Ma prima di parlarvi nel dettaglio dell’ecodoppler, scopriamo tutte le caratteristiche delle carotidi. 

Carotidi tipologie

Innanzitutto, è bene dire che le arterie carotidee possono essere di tre tipi: comune, interne o esterne. 

Le carotidi comuni si trovano nella zona del collo e più precisamente vicino alla laringe e al pomo d’adamo, dividendosi a loro volta in carotide esterna e carotide interna. 

Quelle esterne, partendo dalla laringe toccano altri punti del corpo umano, tra cui la faringe, la mandibola, il viso e il collo in generale. Mentre le carotidi interne sono strettamente connesse con la zona del cervello e delle ossa temporali. 

Nel momento in cui il loro funzionamento risulta essere compromesso, l’organismo tende ad andarsene un po’ in tilt. Di conseguenza, le carotidi vanno incontro ad irrigidimento e generano un accumulo di grassi e proteine, detriti cellulari e tessuto fibroso, che prende il nome di placche ateromatose. 

Carotidi sintomi

I sintomi delle carotidi “danneggiate”, non si fanno sentire sin da subito. All’inizio, l’essere umano non si accorge di nulla fin quando la situazione non diventa critica per poi sfociare in un ictus. 

Proprio per tale motivo, si consiglia vivamente di effettuare un Ecodoppler alle carotidi, così da poter intervenire in tempo e prevenire conseguenze spiacevoli. 

Tuttavia, quando il problema inizia a diventare ingestibile, il paziente può accusare i seguenti sintomi:

  • Difficoltà alla vista (da uno o entrambi gli occhi) 
  • Intorpidimento degli arti (a volte anche da un solo lato del corpo) 
  • Problemi nel parlare ed esprimersi
  • Mal di testa frequenti
  • Senso di spossatezza perenne
  • Vertigini e perdita dell’equilibrio

Ecodoppler carotideo e vertigini 

Come vi abbiamo appena detto, un problema alle carotidi può portare a delle forti vertigini

Quando accade ciò, il paziente accusa un senso di disorientamento e gli sembra come se l’ambiente circostante ruotasse senza sosta. Spesso, le vertigini comportano una serie di sintomi, tra cui difficoltà uditive e visive, sudorazione fredda, perdita dell’equilibrio, nausea e vomito. 

Ma come mai le carotidi e le vertigini risultano essere due elementi strettamente collegati tra loro? 

La risposta è semplice. In precedenza, vi abbiamo accennato che le arterie carotidee interne si collegano in maniera diretta all’encefalo. Il sistema nervoso, a sua volta, è lo spirito guida per una serie di funzioni del corpo, tra cui il senso di equilibrio. 

Nel momento in cui la nostra centralina va in tilt, ne risentono anche i nostri sensi (in questo caso l’udito), generando così le vertigini. 

Ecodoppler carotideo preparazione 

Adesso, passiamo all’esame di Ecodoppler e alle modalità di preparazione.

Come prima cosa, è importante specificare che l’ecodoppler per carotidi non è in alcun modo una procedura invasiva. Infatti, il paziente non accusa alcun tipo di fastidio o dolore.

Tuttavia, esso è utilissimo per la diagnosi e consente di visualizzare tutti i principali vasi sanguigni ed in particolar modo il loro flusso ematico.

Di conseguenza, l’ecodoppler si impiega sia per analizzare il caso specifico ma anche per monitorarlo.

Prima di procedere, il paziente dovrà stendersi su un lettino. Dopodiché, si applica nella zona del corpo interessata un gel abbastanza denso, il quale donerà una sensazione di fresco.

Successivamente, si applica la sonda. Così facendo, si ha l’opportunità di visualizzare una serie di immagini dell’area interessata, che consentiranno alla figura esperta di poter effettuare una diagnosi ben precisa.

Inoltre, è fondamentale che il paziente si presenti a digiuno da almeno un 5-6 ore, in quanto è fondamentale che il processo di digestione risulti essere completato.

Per quanto riguarda la durata dell’esame di ecodoppler, solitamente va dai 15 ai 20 minuti. Una volta terminato, il soggetto potrà tranquillamente abbandonare la struttura specializzata e rientrare nella propria abitazione.

Nel giro di poco tempo, il medico saprà fare una diagnosi dettagliata ed eventualmente stabilire un trattamento farmacologico.

Placca carotidea aspirina

Il trattamento farmacologico è una delle soluzioni legate al monitoraggio delle carotidi.

Le cure variano a seconda dell’entità del problema ma anche del caso specifico. Proprio per tale motivo, i farmaci consigliati possono variare.

Tuttavia, uno dei più gettonati dai medici esperti nel settore, sembrerebbe essere l’aspirina per placca carotidea.

Come molti di voi già sanno, questo farmaco si utilizza per una serie di patologie e presenta tantissime proprietà. Allo stesso tempo però, non ne va fatto un uso eccessivo in quanto potrebbero verificarsi alcune controindicazioni.

Di conseguenza, se l’esame di ecodoppler ha rilevato un problema alle carotidi, è bene consultare il proprio dottore di fiducia, così da farselo prescrivere. Mai assumere l’aspirina di propria volontà per trattare questo caso specifico. Altrimenti, ne andrebbe di mezzo la vostra salute.

Ecodoppler carotideo prezzo

Poco fa vi abbiamo presentato l’esame di ecodoppler, specificando che non si tratta in alcun modo di una procedura invasiva.

Dal punto di vista dei costi, esso può variare in base ad una serie di fattori, come ad esempio la struttura clinica di riferimento ed il caso specifico.

Generalmente, l’esame di ecodoppler costa sulle 80 euro. Inoltre, è importante tenere a mente che non esiste soltanto un tipo di ecodoppler ma ce ne sono tantissimi, a seconda della zona del corpo in questione.

Infatti, noi vi abbiamo parlato di ecodoppler per carotidi, ma è possibile effettuare anche i seguenti esami:

  • Ecodoppler TSA (tronchi sovraortici)
  • ecoDoppler cardiaco
  • ecoDoppler arti inferiori
  • ecoDoppler transcranico

Sottoporsi all’ecodoppler è davvero importante. Come vi abbiamo già detto in precedenza, i sintomi di un problema legato alle carotidi non si fa sentire sin da subito ma solo quando la situazione inizia a degenerare in maniera notevole.

Proprio per tale motivo, nel momento in cui doveste iniziare a sospettare che ci sia qualcosa che non va, affidatevi alla prevenzione. Sono tante le persone che si sono salvate grazie a degli esami di ecodoppler, proprio perché è in grado di farci conoscere una serie di malfunzionamenti a noi ignoti.

Con la salute non si scherza affatto!

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