Ragazza stuprata a Bologna. Don Lorenzo Guidotti:
Ragazza stuprata a Bologna. Don Lorenzo Guidotti: "non provo pietà, te la sei cercata"

In merito a quanto accaduto a don Lorenzo Guidotti , un professore universitario scrive su Facebook:

“Te la sei cercata”. Don Lorenzo Guidotti ha commentato in questo modo la notizia di una minorenne bolognese che lo scorso tre novembre è stata stuprata dentro il vagone di un treno.
Più esattamente, il Sacerdote ha scritto un lungo post su Facebook nel quale afferma: 1) “non posso provare pietà per chi vive DA BARBARA CON I BARBARI” 2) “Chi sceglie la cultura dello sballo LASCI CHE SI DIVERTANO ANCHE GLI ALTRI” 3) “Dovrei provare pietà? No! Quella la tengo per chi è VERAMENTE VITTIMA”.
Il tutto condito da una serie di assurde considerazioni chiaramente RAZZISTE e altrettanto chiaramente ORIENTATE POLITICAMENTE.
Quali sono state le gravi colpe della ragazza che impediscono a Don Guidotti di provare carità – o anche solo di mostrare un minimo di RISPETTO? Il fatto di frequentare Piazza Verdi – che il Sacerdote definisce “b*co del culo di Bologna”-; il fatto di essersi ubriacata e soprattutto il fatto di essersi allontanata “volontariamente” con un Magrebino. Notoriamente, IRONIZZA il Sacerdote, i Magrebini di Piazza Verdi sono tutti “gentleman, liberi professionisti, insegnanti, gente di cultura, per bene”.
Dal mio punto di vista, questo discorso è moralmente sbagliato e soprattutto pericoloso. L’imprudenza, la leggerezza o la debolezza di una minorenne non dà a NESSUNO il diritto di ABUSARNE; non giustifica NESSUN TIPO DI PREVARICAZIONE e non esclude in NESSUN MODO che quella persona sia una VITTIMA e che meriti quindi di essere AIUTATA e RISPETTATA.
Non dobbiamo confondere la discutibile ricerca delle CAUSE – il facile buon senso di Don Guidotti che scrive “se nuoti con i piranha rischi di uscire dalla vasca senza un arto” – con la GIUSTIFICAZIONE di una violenza. Altrimenti passa il messaggio per cui se una persona è INGENUA, o vive un momento di difficoltà, gli altri sono legittimati ad approfittarsene come e quando VOGLIONO – tanto la COLPA non sarà mai del carnefice, ma di chi si è messo nella condizione di essere ferito.
Insomma, Don Guidotti, la prossima volta ci pensi meglio prima di strumentalizzare in questo modo uno stupro, perché le parole fanno più male delle pietre. E Qualcuno dovrebbe averle insegnato che non è di certo nostro compito lanciarne contro gli altri, per giudicare.
Andiamo male, piccoli teologi irrispettosi e smemorati.
Molto. Molto male.
Ps: a seguito delle polemiche scatenate dal suo post, Don Guidotti ha chiesto pubblicamente scusa, ammettendo di aver sbagliato “i tempi, i modi, le correzioni”. Dal canto suo, l’Arcidiocesi di Bologna ha preso formalmente le distanze, affermando che le idee del Sacerdote “non riflettono in alcun modo le idee e le valutazioni della Chiesa”. Immagino che in questo momento Don Guidotti si trovi nell’occhio del ciclone, che abbia scritto quel post in perfetta buona fede e che la situazione gli sia sfuggita di mano. Mi sono quindi domandato se fosse o meno il caso di criticarlo pubblicamente su questa pagina. In fondo, è stato solo “imprudente”.
Ma poi mi sono detto che la pietà bisogna riservarla esclusivamente alle vere vittime.

Professore Guido Saraceni

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