Per una coppia andare a vivere assieme è un’esperienza bellissima, ma spesso può rivelarsi anche molto insidiosa.

In molti prima di sposarsi sperimentano la convivenza  che diventa una sorta di prova prematrimoniale e  in particolare per quelli che, fino a poco prima, hanno vissuto nella famiglia di origine . Se non funziona inoltre  sarà possibile separarsi senza troppe complicanze. Spesso infatti i risultati di queste convivenze sono deludenti. Ma perchè?

Sicuramente un fattore da non sottovalutare sono le  con grandi aspettative fatte prima di andare a vivere insieme. Puo’ accadere infatti che le cose non vadano come desiderato e inizia  da subito a presentarsi in entrambi uno strano mix fatto di stanchezza e tensione emotiva che si attribuisce  però al cambiamento. Ma le cose possono peggiorare in breve tempo, nervosismo, perdita di entusiasmo, discussioni frequenti, pianti o scatti di rabbia, caduta del desiderio possono essere all’ordine del giorno.

Il motivo di questo crollo spesso è da ricollegare ad un deficit di maturità. Infatti spesso si  inizia una convivenza da persone adulte ma in realtà psicologicamente si è ncora “figli”. Cucinare, pulire, lavare, stendere, stirare, far la spesa, pagare le bollette e via dicendo erano fino a prima responsabiltà delegate ai genitori. Non si riesce quindi a gestire il tutto.

Ed ecco che lui si blocca e si chiude in se stesso. Parla poco, è distratto, fa pochissimo in casa e per la casa  ritraendosi persino dall’intimità di coppia. Lei invece diventa iperattiva, nervosa e infastidita.

Come si fa ad uscire da questo circolo vizioso?

Innanzitutto bisogna riflettere sul fatto che questa crisi non ha nulla a che fare con i sentimenti ma rivela solo un disagio psicologico. Nonostante le difficoltà che porta , rappresenta l’occasione per diventare adulti. E coloro che riescono a superare questo tipo di disagi  possono considerarsi davvero una coppia matura.

 

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1 commento

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