Tutti abbiamo sentito parlare o abbiamo avuto a che fare con le illusioni ottiche, ma di cosa si tratta? Cosa sono le illusioni ottiche?

Descrizione

Le illusioni ottiche ingannano l’apparato visivo umano, sono in grado di far percepire in maniera diversa ciò che è presente nella realtà o qualcosa che in verità non è presente nell’ambiente circostante. In altre parole possiamo dire che le illusioni ottiche si verificano quando il nostro cervello tenta di percepire il futuro, ma è una percezione che non corrisponde alla realtà. Quando la luce colpisce la retina, passa circa un decimo di secondo prima che il cervello traduca il segnale percepito, in questo lasso di tempo è come se lui “tirasse ad indovinare”: il cervello pensa che le cose stiano in un certo modo e ci fa cadere nella trappole delle illusioni ottiche.

Classificazione

Le illusioni possono essere divise in tre categorie: ottiche, percettive e cognitive.

Illusioni ottiche

Sono causate da fenomeni ottici e per questo non dipendono dalla fisiologia umana. L’esempio più famoso che possiamo fare è il miraggio

Illusioni percettive

Sono dovute alla fisiologia dell’occhio. Ad esempio, le immagini che si verificano chiudendo gli occhi dopo aver osservato in maniera prolungata un’immagine molto luminosa.

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Illusioni cognitive

Sono il frutto dell’interpretazione che il cervello dà delle immagini. Fanno parte di questa categoria i paradossi prospettici e le figure impossibili. Tra le illusioni cognitive dobbiamo annoverare quelle geometriche: in questo tipo di illusione viene percepita in maniera sbagliata la geometria dell’immagine, nel suo complesso o in una parte di essa. Ad esempio, linee rette che vengono percepite come curve, dimensioni uguali percepite come diverse. Ciò può essere provocato dai colori, ad esempio una zona di una tonalità più chiara può essere percepita come più grande rispetto a un’altra di un colore più scuro. Oppure l’illusione può essere legata al fatto che il cervello tende a stimare le dimensioni basandosi sugli oggetti vicini.

I paradossi prospettici

Quando si vogliono rappresentare immagini tridimensionali su una superficie piatta si usano le tecniche di proiezione prospettica. Può capitare però che il risultato sia ambiguo, questo porta il cervello a costruire la rappresentazione considerata più normale o a rimanere incerto tra due soluzioni.

Illusioni di movimento

Si hanno quando si percepiscono movimenti in immagini stampate sul foglio di carta, che, ovviamente, sono in realtà immobili. Illusioni che però si possono avere anche in legame alla percezione stessa di un effettivo movimento.

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