Stando ai dati registrati sui contagi da Coronavirus, i bambini si infettano raramente.
E’ questa la principale ragione che spinge molti educatori alla normale riapertura delle scuole a settembre.
Infatti, secondo una lettera firmata dai membri del “Royal College of Paediatrics and Child Health”, mantenere le scuole chiuse, porterebbe a gravi danni. Inoltre, lasciano intendere che l’educazione virtuale non è minimamente equiparabile a quella classica. Tra l’altro, costringerebbe tanti genitori a lasciare il posto di lavoro, per stare con i propri figli.
Secondo l’infettivologo pediatra finlandese Otto Helve, riaprire le scuole avrebbe più benefici che rischi. Questo perché le probabilità di contrarre il Covid-19 sono basse. Al contrario, la mancanza di classica istruzione inciderebbe notevolmente sul loro sviluppo.
Alcune regole da rispettare
Secondo quanto riportato dagli studi dell’Istituto Pasteur, i bambini piccoli non sembrano essere altamente contagiosi.
Certamente, si possono infettare tra di loro ma senza avere gravi ripercussioni. A questo punto ci si chiede: quali saranno delle regole da rispettare in aula?
Tale tematica è stata affrontata sulla rivista Science. Ed è emerso che:
“I bambini dovrebbero poter tornare a correre, giocare e divertirsi il più presto possibile.
Il tutto purché non siano in troppi in una classe sola, e per chi ha meno di 12 anni non ci sarà nemmeno bisogno di distanziamento. Inoltre, dovrebbero stare all’aperto più spesso, anche a far lezione quando il tempo lo consente (escluso l’inverno).
Gli studenti più grandi è bene che stiano a un metro di distanza, anche se sarà difficile gestirlo, perché ognuno farà per conto suo. In Israele, per esempio, il giorno della riapertura delle scuole i ragazzi erano così entusiasti che è sembrato subito impossibile chiedergli di stare lontani uno dall’altro”.
Insomma, secondo diverse teorie a settembre le scuole potranno riaprire senza problemi. Ovviamente, gran parte del lavoro risiederà nel buon senso da parte degli alunni, ma soprattutto degli insegnanti e dei genitori.