foto de Il Messaggero

In questi ultimi giorni si sta parlando molto del Coronavirus e dei suoi effetti dal punto di vista economico.

Numerose famiglie si stanno trovando dinanzi al problema di non riuscire ad arrivare alla fine del mese e proprio per tale motivo, il Governo ha spedito ad ogni regione dei buonispesa, utili per aiutare chi si sta trovando in difficoltà.

Tuttavia, in Puglia è scoppiato un vero e proprio scandalo. Infatti, c’è qualche beneficiario che ha pensato di approfittarsene della situazione, rivendendo i buonispesa ad altra gente, così da trarci profitto.

Si tratta di un gesto davvero inconcepibile e che non è di certo passato inosservato agli occhi del sindaco di Gravina di Puglia, Alesio Valente. Egli infatti, ha pubblicato un video in cui si rivela completamente indignato e ha detto così:

Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera. Ho saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro, se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli. E’ vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera”.

Nuove modalità di erogazione

Visto lo scandalo, il Comune ha pensato bene di cambiare le carte in tavola.

Così, si è deciso di modificare le modalità di erogazione e da ieri si è deciso che ogni singolo buonospesa conterrà il nome e il cognome del beneficiario.

Pertanto, non saranno in alcun modo cedibili a terzi, salvo casi eccezionali: ad esempio se un altro componente della famiglia residente nella stessa abitazione dovesse fare la spesa al posto dell’intestatario.

Tuttavia, al momento del pagamento in cassa, bisognerà mostrare la propria carta d’identità, in modo tale da non andare incontro ad imbrogli.

Ovviamente, a seguito di tale episodio, ci saranno molti più controlli in altri Comuni.

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