Maltempo in Sardegna: il ciclone causa morte e distruzione

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17 vittime: è questo il numero, purtroppo ancora provvisorio, della devastante ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna in queste ore. Il ciclone Cleopatra, con le sue imponenti piogge, ha messo in ginocchio l’isola, causando esondazioni e imponenti allagamenti.

Le notizie drammatiche si susseguono una dietro l’altra e fare chiarezza non è semplice.

Nella provincia di Olbia sono morte tredici persone, tra cui un bambino di tre anni, dato disperso da ieri e ritrovato stamattina in località Putzolu, alle porte di Olbia. Il corpo senza vita dello zio era stato recuperato nella serata di ieri. Qui i danni sono gravissimi: frane, ponti crollati, voragini nelle strade, quartieri sommersi, con l’acqua alta più di due metri.

Torpè, nel nuorese, è uno dei territori più colpiti, gli argini del rio Posada hanno ceduto e l’ondata di piena ha allagato la parte bassa del paese: un’anziana di 90 anni è stata ritrovata morta nella sua abitazione invasa dall’acqua e nella notte i soccorritori hanno trovato i corpi privi di vita di altre tre persone. A Telti, sempre nel nuorese, c’è stato un morto in seguito al crollo di un ponte.

Altra vittima a Uras, in provincia di Oristano: una donna di 64 anni, Vannina Figus, è stata trovata morta nella sua abitazione. Il marito è ricoverato in stato di ipotermia.

Ieri si contavano cinque dispersi, quattro sono stati trovati ad Arzachena, tutti privi di vita: si tratta di una famiglia brasiliana. I loro corpi sono stati ritrovati all’interno di uno scantinato (trasformato in abitazione) sommerso da tre metri d’acqua.

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“Avevo davanti a me tre auto. Diluviava. All’improvviso non le ho viste più e sul parabrezza si è abbattuto un muro d’acqua. Ho frenato d’istinto, ho aperto lo sportello e mi sono gettato a terra”, è la drammatica testimonianza di un uomo sui cinquant’anni a Monte Pino sulla statale fra Olbia e Tempio, dove si è aperta una voragine che ha inghiottito cinque persone.

“Tutti i centri abitati della Sardegna colpiti dal maltempo sono stati raggiunti dai soccorritori”, ha dichiarato Silvio Saffiotti, direttore regionale dei vigili del fuoco.

Il Governatore Ugo Cappellacci parla di “piena millenaria, un evento che si registra una volta nel millennio con una forza al di sopra di ogni ragionevole previsione. La situazione purtroppo è tragica. Ci sono centinaia di evacuati.”

Nella notte tre alberghi di Olbia hanno messo a disposizione i loro posti letto per accogliere gli sfollati.

Il governo si accinge a dichiarare lo stato di emergenza: il premier Enrico Letta ha convocato per le 10 una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri. “Adesso – ha dichiarato il premier a Radio Anch’io – la prima cosa è salvare vite umane e mettere in atto gli interventi urgenti sulla viabilità principale. E’ un dramma di proporzioni incredibili, in 24 ore è piovuta una massa d’acqua che equivale a metà della quantità che cade in un anno. Lo stato d’emergenza consentirà regole per interventi più rapidi e l’individuazione del primo ammontare delle risorse per le primissime esigenze.”

Forti disagi anche nei trasporti, molte strade continuano a rimanere chiuse. Secondo l’ultimo bollettino emesso stamattina restano bloccati tratti della strada statale 125 Orientale sarda, della 131 Dcn Abbasanta-Olbia e della 389 Nuoro-Lanusei. Diversi i disagi anche alla circolazione ferroviaria con la chiusura di alcune tratte.

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