Classifica droghe

Nel 2007 è stata resa pubblica la classifica delle 20 droghe più pericolose, stilata sulla base di uno studio condotto dal prof. David Nutt dell’università di Bristol e pubblicata sulla rivista “The Lancet”. L’indagine, che ha chiamato in causa persone qualificate, ha tenuto conto di tre fattori principali: danno fisico, dipendenza e danno sociale.

Questa la classifica: 1. Eroina, 2. Cocaina, 3. Barbiturici, 4. Metadone, 5. Alcol, 6. Ketamina, 7. Benzodiazepine, 8. Anfetamine, 9. Tabacco, 10. Buprenorphine, 11. Cannabis, 12. Solventi, 13. 4-MTA, 14. LSD, 15. Methylphenidato, 16. Steroidi, 17. GHB, 18. Ecstasy/MDMA, 19. Nitrati, 20. Khat.

A questa classifica, nel 2010 ne ha fatto seguito un’altra, sempre ad opera di Nutt, nella quale al primo posto compariva l’alcool, considerato come la droga più pericolosa del Regno Unito, sopra eroina, crack e metanfetamine. Nonostante molti esperti non abbiano contestato questa conclusione, si sono comunque generate delle perplessità intorno a tale studio, perché presenta in maniera unidimensionale i danni legati al consumo di droghe, rendendo quindi molto difficile l’attribuzione di una maggiore o minore pericolosità.

Nutt, infatti, analizza due fattori: i pericoli per l’individuo e il danno per la società. I punteggi sono il risultato di una serie di variabili come la mortalità, dipendenza, i pericoli per la famiglia, i danni alla società, l’aumento dei reati connessi, e dipendono totalmente dallo strumento di misurazione utilizzato. Ad esempio, eroina e cocaina si trovano vicini in classifica (rispettivamente seconda e terza), ma la posizione dell’eroina deriva dal suo alto rischio di mortalità, mentre quella del crack dai danni cognitivi permanenti causati.

classifica droghe lancet

Articolo precedenteFiller zigomi: i benefici dell’idrossiapatite di calcio
Articolo successivoPoliziotta incinta di 5 mesi salva donna che viene molestata

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.