Alimentazione e fertilità maschile
Tutti sappiamo che per preservare la nostra salute è necessario curare l’alimentazione, ma in pochi sanno che ciò che mangiamo fa sentire i suoi effetti anche sulla fertilità.
Negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi in merito, sia nel settore maschile che in quello femminile, ed è stato accertato l’importante ruolo che la dieta ricopre nel concepimento.
Fertilità maschile: lo studio
Uno studio pubblicato su Fertility & Sterility ha indagato il rapporto tra alimentazione e fertilità maschile, individuando i cibi che più di altri sono in grado di compromettere gli esiti riproduttivi.
I ricercatori, guidati dal dottor Wei Xia, della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, hanno monitorato 141 uomini appartenenti a coppie che si sono sottoposte a un trattamento di fecondazione in vitro. I partecipanti hanno fornito informazioni sulla loro dieta, come la quantità e il tipo di carne consumata.
I risultati ottenuti hanno evidenziato un tasso di fecondazione del 13% più elevato tra gli uomini che mangiavano più carne di pollo, rispetto a chi ne mangiava meno, e del 28% più alto tra coloro che mangiavano una minore quantità di carni lavorate.
Ovviamente, per avere un quadro più chiaro, bisognerebbe analizzare i risultati all’interno dell’intera dieta, in modo da capire, nel complesso, quale sia il regime alimentare più corretto. A ciò si aggiungono altri possibili nemici della fertilità maschile da prendere in considerazione, come il fumo e l’alcol.
Detto questo, alla luce di quanto scoperto, gli esperti consigliano ai maschietti di limitare il consumo di carne rossa e carni lavorate, come salsiccia, salami, pancetta e carne in scatola.