“Basta poco, che ce vo’?” diceva il simpaticissimo Giobbe Covatta con uno slogan semplice ed efficace per risvegliare le coscienze sulle emergenze umanitarie in ‪#‎Africa‬.

E a volte, anche se siamo in periodo di crisi, si può contribuire a far star meglio qualcun altro, soprattutto se si tratta di bambini che subiscono guerre e povertà nei Paesi in cui vivono e che potremmo aiutare a studiare, ad usufruire di acqua pulita e ad avere un futuro.
Come possiamo farlo nel nostro piccolo?

Con il calendario della Polizia.

Ogni anno infatti proponiamo un calendario da collezione, e destiniamo il ricavato delle vendite ad un progetto ‪Unicef‬.

Quest’anno sarà la volta del Sud-Sudan, paese molto povero e gravato da un conflitto interno. Il progetto Unicef servirà a sostenere la cura, l’alimentazione e le vaccinazioni dei più piccoli, che in questi casi soffrono ancora di più.
I 12 mesi del 2016 saranno “firmati” dagli incredibili scatti di Massimo Sestini e dal suo particolare modo di fotografare dallo zenit.

Vedrete la Polizia da un’altra prospettiva, insomma.

Ha dichiarato l’agente Lisa che “Ogni anno per me è un rituale comprare il nostro calendario, un po’ per spirito di appartenenza e un po’ perché poi, quando vado a leggere i risultati delle vendite e vedo in concreto come vengono utilizzati i soldi, mi sento di essere un tassello importante di un progetto più grande.”
Lo scorso anno sono stati raccolti 110mila euro, destinati a nutrire i piccoli abitanti della Repubblica Centrafricana.

Dal 2001 al 2014, con il calendario della Polizia sono stati raccolti circa 2 milioni di euro, con cui sono stati finanziati progetti in tutto il mondo, per togliere i bambini dalle strade in Bangladesh, ad esempio, o per portare acqua pulita e bagni nelle scuole della Tanzania.

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